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3 anni di squalifica da subito: la mazzata della FIFA è pesantissima | Ha violato l’articolo 13

Gianni Infantino
Gianni Infantino, presidente della FIFA – StadioSport.it

Non è certo un’annata fortunata per il calcio. Una nuova pesante squalifica, questa volta arriva direttamente dalla FIFA.

In Italia ormai ci abbiamo fatto quasi l’abitudine. Questo campionato è partito all’insegna delle squalifiche a tempo. Il primo caso è stato quello di Paul Pogba, trovato positivo a un controllo antidoping nella prima giornata di campionato, Udinese-Juventus 0-3, dove peraltro non è mai sceso in campo.

Il centrocampista francese è stato ovviamente squalificato dopo la conferma della sua positività nelle contro analisi di ottobre. Può patteggiare oppure andare a processo, nel primo caso potrebbe cavarsela con due anni o più, nel secondo caso rischio una pena di quattro o più anni, deciderà il Tribunale Nazionale Antidoping.

Anche Fagioli è stato squalificato, per ben altro motivo: scommesse, sul calcio ma non sulla sua squadra: il centrocampista della Juventus è stato squalificato per dodici mesi, soltanto sette però lontano dai campi, nei restanti cinque la pena afflittiva si trasformerà in educativa, con un percorso riabilitativo a causa della sua ludopatia, un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e a un ciclo di almeno 10 incontri pubblici.

Anche Tonali è stato squalificato per lo stesso motivo di Fagioli, con l’aggravante che il centrocampista del Newcastle ha scommesso sul “suo” Brescia e sul “suo” Milan: sempre a vincere, violazione dell’articolo 24 del CGS che non ha sconfinato nell’illecito: 18 mesi di squalifica, dieci lontano dai campi e 8 con un percorso riabilitativo.

Stangata su Rubiales

In Spagna, invece, tiene ancora banco il caso Rubiales, l’ex presidente della federcalcio spagnola al centro della nota vicenda legata al bacio in bocca a Jennifer Hermoso, durante la premiazione per il Mondiale femminile, vinto proprio dalle Furie Rosse.

È arrivata la stangata della FIFA: la commissione disciplinare lo ha giudicato colpevole della violazione dell’articolo 13, riguardante le regole di fair play, integrità e lealtà: quel gesto vale tre anni di squalifica

Luis Rubiales
Luis Rubiales, ex presidente della Federcalcio spagnola – StadioSport.it

Rubiales non ci sta: “Deve trionfare la verità”

Non l’ha presa affatto bene l’ex numero uno della federcalcio spagnola, finito alla gogna mediatica per quel gesto, per cui in un primo momento non si voleva dimettersi, salvo poi ripensarci. Rubiales non ha nessuna intenzione di arrendersi all’evidenza.

Farò ricorso sino all’ultima istanza affinché venga fatta giustizia e trionfi la verità“. Comincia così lo stralcio di una nota ufficiale da parte dello stesso Luis Rubiales: “Una squalifica senza alcun fondamento – tuona – malgrado i molteplici sforzi di alcuni politici, dei media e delle istituzioni, sta diventando sempre più evidente la sproporzione e l’ingiustizia commessa”. Le squalifiche in questo calcio malato, dunque, proseguono, in attesa del termine dell’indagine sui giocatori-scommettitori. Ma questa è un’altra storia.