Il Cesena batte 1-0 la Ternana, conseguendo vittoria di importanza enorme che la fa risalire in classifica verso zone sempre pericolose, ma pur sempre fuori dalla zona playout. Umbri coraggiosi, ma la loro pochezza tecnica è imbarazzante; l’ultimo posto sembra sempre sempre più definitivo.

In un primo tempo abbastanza soporifero, sono i bianconeri a fare qualcosina in più degli avversari: Garritano ci prova in acrobazia, senza però centrare la porta, Rodriguez prova a segnare  con un pallonetto, ma il pallone va a lato e Laribi da fuori tira centrale. I rossoverdi si vedono solo con Di Noia che prova da fuori, ma il tiro è debole e centrale. Il primo tempo è tutto qui, anche se Agazzi prova a ravvivarlo nel finale con un pericoloso dribbling su Falletti che stava per trasformarsi in qualcosa di pericoloso.

La ripresa non è dissimile dai primi 45 minuti, sebbene i romagnoli entrino in campo con maggior determinazione e sfiorino il gol per con Laribi: al quarto d’ora arriva, non troppo inatteso, l’episodio che cambia la partita: Garritano prova una conclusione da fuori, Aresti respinge con un grande intervento, ma Rodriguez raccoglie il pallone e ribatte in rete; Cesena in vantaggio, dunque. A questo punto ci si aspetterebbe una reazione ospite che, invece, non arriva se non quando ormai è tardi, nel recupero: Falletti su punizione prima e Di Noia di testa poi non trovano la porta per poco. Il triplice fischio fa esplodere il “Manuzzi” e getta nello sconforto i giocatori e i 150 tifosi umbri.

Giocare una partita così importante in questo modo non porterà da nessuna parte, se non in Lega Pro. Liverani dovrà compiere un miracolo per rimediare alla situazione. Camplone, invece, può tirare un sospiro di sollievo e può concentrarsi sulle ultime dieci giornate per condurre i suoi alla salvezza.

Come migliori in campo scegliamo Rodriguez (7), che rimpiazza Cocco all’ultimo istante, sfiora un gran gol e infine segna quello che vale la vittoria, e Falletti (6), l’unico a portare un po’ di scompiglio nell’area romagnola. Così così Di Noia (5.5), mai insidioso, nonostante si impegni. Nessuna insufficienza da segnalare, invece, tra i cesenati.