Era tornata ad Aprile nel torneo di Stoccarda, dopo 15 mesi di squalifica, l’ex numero uno del mondo Maria Sharapova, ma il suo rientro era stato condizionato da un problema fisico che l’aveva costretta al ritiro a Roma e al forfait nell’intera stagione su erba.

Così, pronta per un nuovo grande ed atteso ritorno, il torneo di Stanford non ci ha pensato due volte e le ha offerto un invito per il tabellone principale.

La russa ha esordito nella sessione serale del lunedì contro la giovane statunitense Jennifer Brady, classe ’95 che si è messa in luce nel primo slam dell’anno, a Melbourne, raggiungendo addirittura gli ottavi di finale.

Nel primo match ufficiale dopo quasi due mesi e mezzo, Sharapova è apparsa un po’ arrugginita al servizio, avendo commesso qualche doppio fallo di troppo ed avendo terminato l’incontro con una bassa percentuale di prime in campo, ma è stata tuttavia più abile nei momenti decisivi, riuscendo ad aggiudicarsi tanti giochi protratti ai vantaggi.

La russa ha chiuso con un punteggio piuttosto severo un primo parziale comunque combattuto, prima di scivolare sotto di due break nel secondo set. Puntuale la reazione della campionessa russa che rimonta ed impatta sul 3-3 ma disfa nel settimo gioco, cedendo nuovamente il servizio.

La statunitense riesce a trascinare il match al terzo, ma dopo i primi tre giochi, molto combattuti ma conquistati tutti dalla bella Maria, il match è scivolato via dalle mani di Brady senza più vincere un game.

Un nuovo inizio che parte con il piede giusto per Maria Sharapova, che è ben consapevole di essere lontana dalla migliore condizione che potrà ritrovare solo grazie agli incontri sul campo.

Nel prossimo turno sfiderà la numero 7 del seeding Lesia Tsurenko per un test sicuramente più probante e indicativo dello stato di forma della russa, acclamata come non mai nella sua terra d’adozione tanto che ai numerosi tifosi presenti sul campo centrale ha dichiarato: “Vorrei abbracciarvi tutti”. 

WTA STANFORD PRIMO TURNO: