I possibili sviluppi tattici della sfida di Supercoppa italiana fra Juventus e Milan, dai dubbi sulla difesa a 3 o a 4 di Allegri, ai vari modi in cui il Milan potrebbe iniziare la fase offensiva.
Al di là delle polemiche, tutte tipicamente italiane, dei ritardi aerei e dei problemi di organizzazione, la sfida che vale la Supercoppa italiana 2016, fra Juventus e Milan, porta con sé una serie infinita di dubbi e di spunti tattici sul match, dubbi aumentati anche dal fatto che le due squadre si sono già affrontate a fine Ottobre a Milano, quando a sorpresa vinse il Milan per 1-0 con gol di Locatelli. Nel frattempo, nel giro di due mesi, diverse cose sono scambiate negli schieramenti delle squadre, in particolare nella Juventus, che ha dovuto affrontare una serie infinita di infortuni che hanno falcidiato la rosa, ma non hanno avuto grosse ripercussioni sui risultati ottenuti.
La posizione di Kucka
Una delle chiavi della vittoria del Milan a ottobre fu la posizione di Kucka, generalmente un mediano di rottura, o una mezzala che da più quantità che qualità, ma che è stato utilizzato da Montella come perno della manovra, per superare la prima linea di pressing della Juventus, quando il Milan provava a costruire. Infatti lo slovacco avanzava di qualche metro nello schieramento del Milan, lasciando Bonaventura e Locatelli davanti la difesa, per raccogliere i rinvii dal fondo di Donnarumma.
Secondo le ultime notizie, Montella non dovrebbe distaccarsi troppo da quell’undici iniziale. La difesa sarà uguale, a centrocampo al posto di Bonaventura potrebbe giocare Bertolacci, mentre l’ex-Atalanta avanzerebbe nel tridente d’attacco, visto il periodo negativo di Niang.
La via del 3-4-3
Il Milan potrebbe anche decidere di continuare sulla via del 3-4-3 in fase di impostazione, così come ha fatto per lunghi tratti con la Roma. De Sciglio come una sorta di falso centrale rimane in linea con Paletta e Romagnoli, mentre Abate nella linea a 4, molto alto, a combinare con Suso e a creare superiorità numerica sulla fascia dove agirà Alex Sandro. Forse il miglior metodo per evitare le folate offensive del brasiliano è proprio quello di metterlo in difficoltà dal punto di vista difensivo.
I due modi di essere Juve
Allegri, nell’emergenza, dopo la sconfitta a Genova, ha disegnato una nuova Juventus, l’ennesima versione della squadra campione d’Italia. Un undici che punta moltissimo sul pressing offensivo e sull’intensità. Non è un caso che, in una squadra con queste caratteristiche, stia spiccando il gran lavoro di Sturaro, uno dei migliori contro la Roma, e che Khedira stia facendo più il lavoro sporco, che i vari inserimenti offensivi più volte ripetuti nelle prime partite della stagione. Adesso però, l’emergenza sembra sia finita, e per Allegri addirittura l’abbondanza diventa un problema.
Cosa sceglierà il tecnico toscano? Riproporre la coppia Mandzukic-Higuain, per continuare a metterla sul punto di vista della forza fisica? Onestamente, sembra veramente difficile vedere Mandzukic fuori da questa Supercoppa italiana, ma fra i due, Higuain avrà sempre la meglio, vista l’incredibile capacità del Pipita di trasformare in oro, quelle poche palle che riceve durante la partita. Lasciare ancora una volta Dybala fuori però, sembra un vero e proprio azzardo, visto che l’argentino potrebbe galleggiare come fa sempre fra la linea di difesa e di centrocampo del Milan, mettendo in grossa difficoltà i reparti rossoneri.
Un altro uomo abituato a giocare nella trequarti è Pjanic. E’ uscito malconcio dalla sua sfida del cuore contro la Roma, dove ha inciso veramente poco. Nel 4-3-1-2 disegnato attorno a lui, da Allegri, Pjanic tuttavia è fondamentale per ribaltare subito l’azione, e migliorare la transizione positiva, ma con lui in campo la squadra perde di fisicità a centrocampo. Il rebus si arrovella nella mente dell’allenatore ex-Milan: continuare sulla via del 4-3-1-2, mantenendo Pjanic trequartista, inserendo Dybala e perdendo ancora di fisicità, lasciando Higuain molte volte isolato a combattere con Paletta e Romagnoli? Mantenere Mandzukic, lasciando fuori Dybala?
Molto dipenderà anche dalle condizioni di Lichtsteiner, se lo svizzero non dovesse farcela la Juventus potrebbe addirittura tornare alla difesa a 3, giocando con Cuadrado esterno destro, Barzagli-Chiellini-Rugani come centrali, e il solito Alex Sandro a sinistra. Anche in questo caso però Allegri dovrà fare una scelta: continuare a provare Pjanic come mezz’ala, o escluderlo totalmente, mantenendo la forza di Sturaro e Khedira attorno a Marchisio, e puntando tutto sugli scambi veloci e i sovraccarichi sulla destra creati dal colombiano e Dybala?
Cosa aspettarsi in difesa
Questa Supercoppa italiana potrebbe quindi giocarsi molto sugli equilibri difensivi delle due squadre. Il Milan continuerà probabilmente a difendere con il suo 4-2-3-1, con le due ali che escono sui centrali laterali, e uno fra Bertolacci e Locatelli a marcare il regista della squadra, Marchisio.
La Juventus probabilmente chiusa nel suo 4-4-2, impostando tutto sull’enorme differenza di fisicità fra alcuni elementi del Milan e quelli dei campioni d’Italia.
Una cosa è certa, oltre a dare una vincitrice della Supercoppa italiana, questa gara potrebbe determinare, psicologicamente, il proseguo del campionato del Milan. In caso di vittoria dei rossoneri, l’entusiasmo potrebbe risultare decisivo per la lotta al terzo posto, battere due volte la Juventus darebbe una solidità e un’autorità incredibile a Montella. Per la Juventus cambia poco. La Supercoppa è forse l’obiettivo meno importante della stagione dei bianconeri, e difficilmente la squadra di Allegri cambierà rotta in caso di sconfitta, ma anche di vittoria.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.