Robert, detto Bobby, Charlton è nato l’11 Ottobre del 1937 ad Ashington. Alla giovane età di 15 anni venne acquistato da Manchester United allenato allora da Matt Busby, tre anni dopo esordì in prima squadra nella partita contro il Charlton Athletic, segnando una doppietta. Da quel giorno non si è più fermato fino al momento del ritiro definitivo dal calcio giocato.
Con i Red Devils giocò 606 partite segnando 199 goal, con i quali vinse 3 campionati inglesi, 4 Charity Shield, 1 Coppa d’Inghilterra e una Coppa Campioni, prima squadra inglese a vincere l’ambito trofeo continentale. Giocatore con una grande tecnica nel gestire i palloni nella fase avanzata del gioco, ma anche un grande fiuto del goal, in Premier League è arrivato a collezionare 245 goal in poco più di 700 presenze; in nazionale 106 presenze e 49 goal.
Con il Manchester visse anche il momento più buio del club; l’incidente aereo di Monaco di Baviera, nel Febbraio del 1958, che costò la vita a 8 suoi compagni e mise la squadra in ginocchio. Le conseguenze psicologiche si fecero sentire per tutta la sua carriera, il ricordo di quel drammatico giorno non si è mai cancellato dalla sua memoria; ma lui si mise quello che restava della squadra sulle spalle e la portò 10 anni dopo ad alzare la Coppa dei Campioni; per questo rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi dello United.
Con l’Inghilterra vinse il Mondiale del 1966 in casa, essere premiati dalla Regina Elisabetta II fu per lui il più grande onore. Nello stesso anno vinse anche il Pallone d’Oro. Nel Luglio del 1994 la Regina lo fece Baronetto e da allora il campione è conosciuto come Sir Bobby Charlton.
Forse il giocatore inglese più famoso di tutti i tempi, che è passato dall’immensa tragedia del disastro aereo di Monaco, all’immensa gioia di alzare la Coppa del Mondo a Wembley davanti alla regina e ai suoi tifosi.
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