Aria di rivoluzione in Serie A.
Grandi progetti per Carlo Tavecchio, già presidente della FIGC nonché, da poco, nominato commissario straordinario della Lega Serie A-per via della momentanea assenza di un presidente- ruolo che, parole sue, aveva sperato fino all’ultimo di non ricoprire, date le eccessive responsabilità che comporta, e che, invece, sembra star affrontando con forte determinazione, grande intelligenza nell’elaborare idee innovative e, soprattutto, audacia nell’implementarle.
3 in particolare le innovazioni più o meno direttamente proposte da Tavecchio, le prime 2 concernenti l’immediato futuro, la terza più a lungo termine, ma andiamo con ordine:
- la prima grande novità riguarda l’introduzione della Var, acronimo di Video Assistant Referee-in soldoni la tanto agognata/discussa ‘moviola in campo’-che addirittura arriverà in Serie A già nella prossima stagione, secondo quanto dichiarato giorni fa da Marcello Nicchi, presidente dell’AIA-Associazione Italiana Arbitri-ma Tavecchio ci tiene a precisare di esserne stato uno dei fautori, “Nel 2014 l’avevo sollecitata al presidente della FIFA Blatter” dichiara il presidente della Lega.
- l’altra questione è legata alla ‘diluizione’ della giornata di campionato in un maggior numero di orari, praticamente una specie di ‘spezzatino’, che siam stati abituati a vedere ogni tanto, ma che diverrebbe così una costante, con il seguente format: 3 gare di Sabato, tutte in orari differenti, 6 gare la Domenica, a cominciare dal ‘lunch match’ delle 12:30, a cui seguirebbero le gare delle 15, che sarebbero solo 3, poi una gara alle 18 ed un posticipo serale delle ore 20:45, infine il posticipo del Lunedì sera, sempre ore 20:45; questa suddivisione cronologica della giornata del campionato di Serie A -già applicata in alcuni campionati esteri, come la Liga spagnola-troverebbe il giusto equilibrio fra traguardi in conflitto quali vendita di diritti tv-al fine di poter far fronte ai costi stellari delle grandi organizzazioni- e fusi orari mondiali-in modo da garantire maggiore visibilità del campionato nel globo, in una tale era di globalizzazione in cui anche la Serie A è ormai esportata all’estero;
- l’ultima innovazione è quella di cui Tavecchio è da considerarsi maggior fautore, ossia l’introduzione di play-off e play-out a fine campionato, come avviene già nei campionati minori-Serie B e Lega Pro oltre che nelle categorie dilettantistiche e nel calcio a 5-per rendere più avvincente un torneo-la Serie A, ovviamente-ultimamente parecchio tacciato di aver perso qualsivoglia senso ed interesse-per via del dominio ormai quasi scontato della Juventus e del pressoché netto distacco fra le retrocesse e il resto delle squadre.
Il tutto senza considerare inoltre la possibilità ormai da tempo paventata di un clamoroso ritorno della formula a 18 squadre, che per ora rimane solo un’idea, non un reale progetto.
Insomma, la Serie A del futuro si prospetta piena di sorprese.
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