Abbiamo finora visto due diverse squadre con lo stesso nome: un Cittadella spietato e a tratti spettacolare nelle prime cinque giornate, che ha messo in tasca 15 punti su 15 e ha messo a segno 13 reti, subendone solo 3; poi abbiamo visto un altra squadra, che nei successivi cinque turni, ha racimolato appena 3 punti (frutto della vittoria per 2-0 a Trapani), ha realizzato solo 4 gol e ne ha presi addirittura 9, e ha infine subito tre sconfitte consecutive.

Qual è quindi la vera faccia della squadra granata? Che squadra è? Una squadra briosa ed effervescente oppure una squadra decisamente impreparata ad affrontare un torneo come quello cadetto?

I veneti cannibalizzarono lo scorso campionato di Lega Pro, raggiungendo la promozione diretta con largo anticipo e ben 11 punti di distacco dalla seconda. In estate si sono avuti un mercato in entrata e in uscita non molto cospicui, indicando quindi la volontà di confermare per la B il grosso della rosa.

Si sono particolarmente messi in mostra tre elementi, tutti attaccanti: Lucas Chiaretti, veloce trequartista in grado di giocare anche come ala sinistra o destra e i centravanti Gianluca Litteri e Luca Strizzolo.

Il rovinoso 0-3 interno subito dal Brescia ha lasciato dubbi sulla efficacia del reparto arretrato, adesso trasformatosi in colabrodo. Ma anche gli altri due reparti faticano molto: il centrocampo fatica a fare filtro e a rifornire le punte, costrette dunque ad arretrare a caccia di palloni ed affidarsi agli spunti di Chiaretti e dell’altro talento Cristian Kouame.

Quindi il limite di questa squadra è prettamente tecnico: con un qualche ritocco in difesa e in mezzo nel mercato invernale,  le cose potrebbero risolversi.

Oltre questo, se i veneti vorranno ritrovare il loro equilibrio, altro non dovranno fare che tornare a giocare con quel cinismo e quella voglia di divertirsi vista all’inizio, ma non per ora. Tutto qui, la stanchezza non può certamente essere un alibi; forse dopo più di 20-25 partite, ma non dopo 10.