Altro che spezzatino, la prospettiva è proprio di un vero e proprio spuntino di Serie A a tutte le ore. Il calcio moderno, che vive di televisioni e di scommesse, va sempre più verso la direzione dello spezzettamento più assoluto. Il prossimo derby di Milano alle 12:30 potrebbe essere solo l’inizio di una rivoluzione copernicana che potrebbe portare allo “smistamento” delle partite in dieci orari diversi. In molti campionato stranieri è già così (soprattutto la Premier), ma c’è un’altra mentalità rispetto all’Italia, ancora legata ai soliti orari e alla contemporaneità di alcune sfide.
Bei tempi quando tutte le partite venivano disputate domenica pomeriggio alle 3. Matita in mano, schedina del Totocalcio e via. Il futuro, invece, potrebbe essere così. Prima partita venerdì alle 20:45, con buona pace di chi finisce alle sette di lavorare e non può seguire la sua squadra in trasferta. Tre partite di sabato: una alle 12:30, una alle 15:00 e una alle 18. Quattro partite alla domenica: una alle 12:30, una alle 15:00, una alle 18:00, una alle 20:45. Ultima partita il lunedì sera alle 20:45, un omaggio al classico monday night inglese.
Il risultato che ne viene fuori è un’abbuffata di calcio a tutte le ore, con buona pace delle mogli e delle fidanzate dei calciofili più incalliti che dovranno sorbirsi un intero week end di solitudine mentre l’uomo di casa diventa un tutt’uno con il divano. Il cambio delle fasce orarie è ancora al vaglio, le donne di tutta Italia tremano…
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