Dopo la grande chance fallita con la Mclaren nel 2012, “Checo” ha bisogno di rilanciare la propria carriera per tornare protagonista.
SERGIO PEREZ IN SINTESI:
Numero di gara | 11 |
Data di nascita | 26/12/1989 |
Nazionalità | Messicana |
Luogo di nascita | Guadalajara |
Debutto in F1 | Gp d’Australia 2011 |
Presenze | 96 |
Vittorie | 0 |
Pole position | 0 |
Giri più veloci | 3 |
Titoli mondiali | 0 |
OBIETTIVO RILANCIO:
Sergio “Checo” Perez ha ormai consolidato la propria permanenza in F1 a buoni livelli e adesso ci si attende da lui un’ulteriore fase di miglioramento che lo possa portare a recitare un ruolo da protagonista, dopo l’occasione mancata con la Mclaren. L’età (26 anni) è quella giusta per proiettarsi più in alto dando il suggello ad una carriera finora dignitosa ma non pregiata come invece ci si aspettava agli esordi.
Il messicano, dalla sua può contare su importanti doti velocistiche e una spiccata aggressività che, in passato, gli ha creato anche dei problemi e che con il tempo ha imparato a gestire al meglio per tradurla maggiormente in prestazionalità e costanza di rendimento. Approccio maturo che ha dimostrato soprattutto lo scorso anno nel suo attuale team, la Force India, risultando più efficace di un compagno di squadra scomodo e particolarmente rapido come Nico Hulkenberg.
Dopo le ottime cose fatte vedere nel 2015, questa sarà la stagione della riconferma per Perez da cui è lecito attendersi il meglio, tenendo presente ovviamente le potenzialità della Force India, scuderia di certo discretamente competitiva ma non in grado di gareggiare in modo stabile per le primissime posizioni del Mondiale. Con Hulkenberg sarà, anche quest’anno, una bella lotta in quanto si tratta di due piloti veloci e combattenti per natura.
UNA CARRIERA ANCORA IN DIVENIRE DOPO LA GRANDE OCCASIONE PERSA CON LA MCLAREN:
Estraendo dalla Force India il meglio possibile, Perez potrà sperare di ricandidarsi per una scuderia blasonata rientrando nel grande giro dopo esserne uscito a fine 2013 grazie al siluramento della Mclaren che aveva scommesso su di lui, sulla base degli ottimi spunti mostrati in Sauber nel 2012, team che lo lanciò in F1 l’anno prima.
In quel 2012 “Checo” disputò sicuramente la sua migliore stagione cogliendo due secondi posti e un terzo gradino più alto del podio. In uno di questi piazzamenti, in Malesia, sfiorò addirittura la vittoria. Trombato dalla Mclaren, fu appunto la Force India ad offrirgli una ciambella di salvataggio per continuare a esprimersi degnamente nel Circus evitando di bruciarsi.
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