Divano, birra e…Var. I Mondiali di Russia saranno ufficialmente i primi mondiali assistiti dalla tecnologia a bordo campo. Il Comitato Esecutivo della Fifa riunito a Bogotà ha approvato l’utilizzo della tecnologia e Gianni Infantino, presidente della Fifa, ha espresso tutta la sua felicità di fronte a questa scelta: “Nel 2018 non è possibile che tutto il mondo possa sapere in un minuto che l’arbitro ha commesso un errore e il diretto interessato no perché noi glielo abbiamo impedito”.
Ad ogni modo, il ricorso al Var non sarà consentito in soli 4 casi: 1) se l’arbitro deve decidere se convalidare o meno un gol: 2) se l’arbitro deve decidere se sanzionare con l’espulsione un giocatore: 3) se l’arbitro deve assegnare un calcio di rigore 4) se l’arbitro deve verificare il giocatore che ha appena sanzionato. Nei prossimi mesi, la Fifa avrà il compito di preparare gli arbitri internazionali all’utilizzo della tecnologia sulla scia di una sperimentazione che va avanti dal 2016 e che ha coinvolto una ventina di federazioni fra cui spiccano Germania e Italia.
Prepariamoci dunque ad assistere al primo Mondiale senza polemiche arbitrali (forse), la prima delle grandi rivoluzioni calcistiche messe in atto da Gianni Infantino che è già entrato nella storia. A differenza del suo predecessore Joseph Blatter, simbolo di un calcio passato e conservatore, il suo “allievo” Infantino guarda il futuro e mette un tassello alla sua rivoluzione silenziosa.
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