Al giro di boa del Mondiale MotoGP 2017 si possono iniziare a tirare le somme sul campionato di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, rispettivamente 3° e 8° in classifica con le loro Ducati.
E’ una prima parte di stagione convincente in casa Ducati: le due vittorie consecutive di Andrea Dovizioso al Mugello e in Catalogna denotano un’importante crescita rispetto allo scorso anno quando, a questo punto della stagione, il trentunenne si trovava con soli 59 punti in classifica, 64 in meno rispetto al 2017.
Nonostante il rammarico per alcune gare nelle quali la Ducati poteva fare di più, il pilota romagnolo, con il suo consueto stile di guida equilibrato, non aggressivo ed efficace in ogni situazione, ha così conquistato il terzo posto momentaneo in classifica generale, a soli 6 punti da Marc Marquez. In piena lotta per il mondiale quindi, a differenza del compagno di squadra Jorge Lorenzo, ancora alle prese con l’adattamento alla nuova moto.
Ed è proprio la sfida interna con il penta campione che rappresenta uno stimolo per il Dovi, tanto da spingerlo fino al limite. Ne beneficia ovviamente il team Ducati che può così tornare a puntare seriamente al titolo costruttori, oltre a quello piloti, dieci anni dopo averli vinti entrambi grazie a Casey Stoner.
Su una Ducati ufficiale siederà anche per il prossimo anno Danilo Petrucci, altro pilota italiano che sembra aver trovato nelle ultime gare il feeling giusto con la sua Desmosedici, tanto da conquistare la prima fila in qualifica negli ultimi tre gran premi (Catalogna, Assen e Sachsering).
La vittoria per adesso l’ha solo sfiorata, complice la copiosa pioggia, in Olanda, dove ha terminato in seconda posizione alle spalle dell’eterno Valentino Rossi, ma ci sono buone speranze di vederlo sul gradino più alto del podio in questa stagione, soprattutto in caso di gara bagnata, situazione che annullerebbe tutte le differenze tra le moto e permette di far emergere le qualità del singolo.
E le qualità per andare sul bagnato Petrux le ha eccome, qualità che invece faticano ad emergere costantemente sull’asciutto, laddove la guida del pilota di Terni sembra ancora essere troppo aggressiva per pensare di poter lottare per la vittoria. I tre ritiri stagionali pesano ma le ultime gare fanno sorridere il ventiseienne che quest’anno punta al trionfo in un gran premio, ma è già pronto ad insidiare i big per il mondiale nella prossima stagione.
Ottime aspettative quindi per i due italiani in Ducati amici prima di essere rivali, pronti a lanciare la sfida per una seconda parte di stagione tutta da seguire, in un motomondiale più che mai equilibrato e aperto ad ogni tipo di conclusione, sperando di veder trionfare il nostro Tricolore al termine del campionato.
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