Prima giornata al Gp d’Austria 2018, nona prova del mondiale di Formula Uno.
Facciamo un resoconto delle dichiarazioni di Ricciardo e Verstappen, i due piloti Red Bull costretti ad inseguire ancora una volta una Mercedes impressionante.
Niente da fare per il pilota australiano sul circuito di casa della propria scuderia. Le ambizioni di ottenere un podio si fanno piuttosto ristrette, anche se bisogna vedere come sarà la giornata di domani.
Quinto nella PL1 e quarto nella PL2 del Gp d’Austria non fanno pensare bene. Bisogna proseguire sulla strada del miglioramento delle performance. Le simulazioni e il passo gara visti oggi non promettono nulla di buono all’orizzonte.
Una giornata comunque divertente a suo parere, ma che certo non potrà soddisfare a pieno la sua scuderia. C’è l’aspetto positivo del breve giro, il quale consente di avere tempi molto ravvicinati. Le distanze non sembrano incolmabili, c’è tutto il tempo per recuperare il terreno perso. Questa mattina ha ammesso come la sua vettura sia stata più veloce e competitiva rispetto alla sessione pomeridiana. Però ci sono ancora alcuni decimi di ritardo da trovare nel giro di una notte, perché domani non ci saranno scorciatoie e si dovrà realizzare il tempo.
Il suo compagno Verstappen si può affermare come abbia fatto peggio. Terzo nelle prove al mattino, quinto in quelle pomeridiane, che ha provocato un certo rammarico nel pilota olandese. Ha provato a spiegare come avesse corso la sessione pomeridiana con il fondo rovinato, forse a causa delle vibrazioni date dalla pista. Domani si procederà con il cambio, in favore di uno nuovo.
Ha riferito come sia stato perso del tempo nelle curve, il punto della pista in cui dovrebbero recuperare rispetto ai rettilinei in cui la velocità è molto inferiore. Un’ultima considerazione sui cordoli che sono molto aggressivi e possono seriamente danneggiare l’ala anteriore.
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