Se lo scudetto in Premier League è questione ormai chiusa da circa una settimana con Antonio Conte “king d’Inghilterra“ con il suo Chelsea, lo stesso non si può dire della bagarre tra Manchester City, Liverpool e Arsenal per la qualificazione alla prossima Champions League.

Nella serata di ieri si sono completati due recuperi di campionato che rendono, ad un unico incontro dalla resa dei conti, emozionante e aperta fino all’ultimo questa lotta per l’Europa dei grandi. Arrivano infatti i successi casalinghi per le squadre di Pep Guardiola e Arsene Wenger che battono rispettivamente West Bromwich Albion e Sunderland.

I citizens si presentano in campo con una formazione ultra offensiva, pronti a blindare la qualificazione in Champions, forti del possibile terzo posto in classifica e di una notevole differenza reti. Fin dai primi minuti, la partita è un assedio con la squadra di Guardiola che dispone senza problemi dell’avversario che venerdì ha consegnato lo scudetto a Conte. Micidiale l’uno due con cui Gabriel Jesus, vero incubo per la retroguardia del WBA, e Kevin De Bruyne siglano un gol per parte e imprimono un esito preciso alla gara già dopo i primi 45 minuti. Nella ripresa il City trova anche il gol del triplo vantaggio con Yaya Tourè, prima che gli ospiti allo scadere del tempo riescano a realizzare il gol della bandiera con Robson-Kanu.

La squadra di Wenger invece soffre più del previsto in avvio di match, evidenziando ancora alcune lacune difensive, ma si sblocca nella ripresa sempre grazie al gioiellino, pezzo pregiato del mercato, Alexis Sanchez. Il cileno sigla una pesante doppietta in poco più di 10 minuti che condanna la squadra ospite, fanalino di coda della Premier e già retrocessa.

Tutto rimandato quindi all’ultima giornata con il City quasi certo del posto almeno per i preliminari di Champions, essendo a +2 sul Liverpool e a +3 sull’Arsenal ma con una migliore differenza reti rispetto ai Gunners. Gli uomini di Wenger invece, impegnati all’Emirates contro l’Everton, dovranno vincere e sperare in un passo falso del Liverpool che chiuderà la stagione contro il Middlesbrough già retrocesso.