A briglia sciolta, senza futuro e senza direzione. Queste le prospettive del calcio italiano, ostaggio di procuratori e vittima di logiche di mercato che esulano dal reale valore dei giocatori. Dopo la vicenda Donnarumma (che potrebbe anche rimanere al Milan, le parti si incontreranno la prossima settimana) è arrivata la notizia del doppio acquisto dell’Inter in casa Genoa: Pellegri e Salcedo, che insieme arrivano a sommare 31 anni, sono stati acquistati per la cifra record di 60 milioni di euro (comprensivi di bonus). Non ci sono parole per descrivere l’insensatezza di questa operazione di mercato, che altro non è che la metafora di uno sport che sta firmando la sua condanna a morte.
La Juventus acquisto Zidane dal Bordeaux per 3,5 milioni di euro, Il Milan comprò Kaka per 8 milioni di euro, Zamparini acquistò Cavani per 5 milioni di euro e Dybala per 3 milioni di euro, il Napoli ha pagato Mertens 13 milioni. Questi sono alcuni esempi e potrei continuare all’infinito ma rischierei di raccontare un calcio che non esiste più perché lo sport che intendevamo noi e con cui siamo cresciuti ormai non è più dei direttori sportivi ma dei procuratori. Appena un giocatore segna una rete o finisce sui giornali, il prezzo inizia a lievitare e nessuno è in grado di arginarlo.
Ragazzini che valgono 30 milioni, giocatori mediocri che ne valgono 20. Pensate a Skriniar, il difensore acquistato dall’Inter in queste ore. I nerazzurri lo hanno pagato quasi venti milioni, 3 milioni in più di un certo Walter Samuel che fu acquistato dal Real Madrid per 17 milioni. Ai posteri l’ardua sentenza…
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