E anche l’ultimo tassello è andato al proprio posto. I Golden State Warriors completano una Free Agency 2017 praticamente perfetta raggiungendo l’accordo sul rinnovo di Kevin Durant, sulla base di un biennale da 53 milioni di dollari, come riporta ESPN. Il secondo anno è prevista una player option che, se decidesse di non esercitarla, lo farebbe diventare free agent la prossima estate.

Mai in discussione, l’accordo con KD è l’ennesimo gran colpo del front office dei Campioni in carica, poichè l’ex Thunder ha rinunciato a ben 9 milioni rispetto al massimo contrattuale al quale poteva ambire, in modo tale da dare la possibilità alla franchigia di rifirmare gente come Iguodala, Livingston e West, oltre che Stephen Curry, e mantenere intatta l’ossatura dello squadrone ‘che tremare la NBA fa‘, prendendo in prestito la definizione del grande Bologna degli anni ’30.

Contrariamente a tante Cassandre, Durant nella stagione appena conclusa si è calato alla perfezione nel sistema creato da coach Steve Kerr, contribuendo a rendere ancor più micidiale la macchina da guerra messa su dal nativo di Beirut e dal GM Bob Myers. Il nativo di Washington, dopo una regular season da 25.1 punti (53.7% dal campo, massimo in carriera), 8.3 rimbalzi e 4.8 assist ad allacciata di scarpe (62 presenze e 33.4 minuti in media, con il grosso brivido dell’infortunio con i Wizards subito il 1° Marzo), ha dato il meglio di sè ai Playoff, mettendo insieme 28.5 punti, 7.9 rimbalzi e 4.3 assist in 35.5 di minutaggio medio e 15 presenze su 15.

In particolare, Durant ha disputato delle Finals a livelli elevatissimi contro i Cleveland Cavaliers, risultando decisivo con i suoi 35.2 punti (55.6% dal campo, 47.4% da tre), 8.2 rimbalzi, 5.4 assist e 1.6 stoppate in 39.8 minuti di utilizzo. Numeri che gli sono valsi un meritato titolo di MVP delle NBA Finals 2017.