Giornata di presentazioni in casa KTM. La casa austriaca ha presentato ufficialmente alla stampa la RC16, la sua prima moto progettata per affrontare la classe regina del Motomondiale, unica tra l’altro a montare un telaio a traliccio. Poche sorprese, come preventivabile, per quel che riguarda la livrea, con lo sponsor Red Bull e il colore arancio a farla da padrone.
La KTM, però, ha approfittato dell’occasione per presentare anche le squadre in Moto2 (esordiente anche nella ‘middle class’) e in Moto3, unica casa presente in tutte e tre le categorie. In Moto2 ci saranno il dominatore della Moto3 2016, il sudafricano Brad Binder, affiancato dal portoghese Miguel Oliveira. Nella ‘entry class’, invece, insieme al confermato olandese Bo Bendsneyder, ci sarà il nostro Niccolò Antonelli.
Queste le dichiarazioni dei due piloti impegnati in MotoGP, Pol Espargaro e Bradley Smith.
POL ESPARGARO: “Grazie al lavoro svolto da Kallio, quando sono salito sulla moto l’ho trovata già di buon livello. Nei vari test, quando miglioravamo in alcuni campi, sorgevano problemi in altri. Ma è normale. La cosa che ci rende felici, è che a Phillip Island siamo riusciti ad essere più vicini ai migliori. Il nuovo telaio sta andando sorprendentemente bene. Ogni volta che abbiamo chiesto a KTM di migliorarlo per fare girare meglio la moto, inserirla meglio o altro, i nostri ingegneri hanno sempre risolto il problema e abbiamo fatto passi avanti“.
“Se guardiamo ai tempi fatti nei test invernali è incredibile osservare che siamo tutti molto vicini” – prosegue lo spagnolo – “Sono riscontri veritieri, perché ogni pilota ha avuto modo di fare più giri per migliorarsi. Mi sono sentito molto bene a Phillip Island e penso che nei circuiti corti KTM potrà fare bene. Faremo più fatica in quelli lunghi perché ci manca ancora qualcosa di motore e questo è un aspetto importante. Ora individuare un’area specifica in cui dobbiamo migliorare è difficile perché quando scendiamo in pista riusciamo a migliorare ancora giro dopo giro“.
BRADLEY SMITH: “Tutti i collaudatori della KTM hanno svolto un lavoro egregio. Diciamo che hanno tirato fuori almeno il 70% del potenziale. In questi mesi siamo giunti all’80%, per cui ci resta un 20% da tirar fuori. La KTM ha fatto un lavoro fantastico, abbiamo un gran numero di tecnici motivati che ci circondano. Sappiamo di essere indietro a livello di esperienza rispetto agli altri costruttori, ma questo non ci spaventa“.
“Il team sa quello che vuole” – continua l’ex Tech 3 – “Hanno dominato lo scorso anno in Moto3 con Binder, in sella ad una moto con telaio a traliccio; hanno vinto anche nel motocross e nel supercross. Il telaio, al momento, è il nosrto punto di forza e possiamo ancora migliorarlo. Nei test sia io che Pol abbiamo seguito direzioni abbastanza simili riguardo lo sviluppo, e tutto procede bene“.
“E’ probabile che non abbiamo scelto il momento migliore per esordire in MotoGP” – conclude Smith – “Il campionato si preannuncia molto competitivo, ma non siamo troppo lontani dai big. Il nostro obiettivo è continuare a lavorare per ridurre progressivamente il gap“.
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