Non è certamente partita sotto i migliori auspici l’avventura di Alex Rins in MotoGP. Dopo il buon 9° posto di Losail, infatti, il rookie della Suzuki si era fatto male ad un piede mentre si allenava con una moto da cross la settimana prima del Gran Premio d’Argentina, poi comunque disputato, seppur terminato anzitempo per una scivolata.
Il carico da 90 però è arrivato ad Austin, nei primi istanti della FP3, quando Rins è caduto rovinosamente all’altezza della penultima curva, toccandosi subito il braccio sinistro. Portato immediatamente al centro medico del COTA, allo spagnolo è stata diagnosticata la frattura del polso sinistro che, giocoforza, gli ha impedito di proseguire questo weekend.
Il Dottor Xavier Mir, famoso traumatologo catalano, già intervenuto varie volte per operare anche altri centauri (Marquez e Pedrosa su tutti), ha spiegato meglio la fattispecie di infortunio nel quale è incappato lo sfortunato pilota della Suzuki.
“Rins ha una frattura dell’ulna e del radio dell’avambraccio sinistro, con uno spostamento significativo e la presenza di diversi frammenti” – spiega Mir – “L’avambraccio era molto gonfio e quindi è stato immobilizzato subito, anche per cercare di ridurre il dolore. All’ospedale di Austin si cercherà un primo riallineamento, poi sarà trasferito a Barcellona dove si interverrà sulla frattura. L’idea sarebbe di trasferirlo a Barcellona il prima possibile, ma con tutte le misure necessarie a garantire la sua sicurezza, quindi domani o al più tardi lunedì. Riguardo al periodo di recupero, per ora è un po’ un azzardo parlarne, ma si può stimare in sei settimane“.
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