MotoGP 2018 GP Italia Analisi Gara – Il ritorno di Jorge Lorenzo

Finora, i piloti italiani erano sempre riusciti a vincere almeno una gara nei primi cinque appuntamenti. Il primo weekend nel quale non arriva un successo, purtroppo, è proprio quello del Mugello, pur se sono arrivati in totale cinque piazzamenti sul podio in tutte le classi. La MotoGP è stata caratterizzata da una grande doppietta della Ducati, anche se a vincere è stato a sorpresa Jorge Lorenzo, il quale ha dominato e preceduto il compagno di box Andrea Dovizioso e il poleman Valentino Rossi. Manca all’appello Marc Marquez, finito a terra nelle prime fasi per poi ripartire e chiudere 16.esimo. Un errore che ha accorciato la classifica, con il Dottore primo inseguitore a -23. Per quanto riguarda le altre categorie, Miguel Oliveira interrompe il dominio italiano in Moto2, battendo in volata Lorenzo Baldassarri. In Moto3, è Jorge Martin a beffare i nostri Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio.

Lo spettacolo delle Frecce Tricolori, nell’immediato pre gara della MotoGP al Mugello (foto da: twitter.com/MotoGP)

AL MUGELLO E’ DOPPIETTA DUCATI: LORENZO TORNA MARTILLO, DOVI E’ SECONDO

Ci sono voluti 24 tentativi e un digiuno durato 566 giorni. Ma alla fine, la prima vittoria di Jorge Lorenzo (66.esima in carriera, 45.esima in MotoGP) in Ducati è arrivata, e nel posto più iconico, nel Gran Premio d’Italia al Mugello. Un Jorge Lorenzo tornato potremmo dire all’antico, finalmente a suo agio sulla GP18, capace di partire a fionda come suo solito e, pur non facendo immediatamente la differenza, riuscendoci alla lunga, con un ritmo incessante e sfiancante per gli inseguitori, andando a cogliere un successo netto quanto meritato. Andrea Dovizioso, invece, è riuscito a risalire dalla 7° posizione di partenza, iniziando in modo guardingo per poi andare in progressione, fino ad appropriarsi della 2° posizione. La remuntada non si è pero completata, non avendo avuto il Dovi il passo per ricucire sul compagno di box. Anzi, negli ultimi giri, un crollo pauroso degli pneumatici del forlivese ha messo anche a rischio la sua 2° posizione, con Rossi che gli è arrivato negli scarichi.

Lo spettacolo del podio del Mugello, con i ducatisti Jorge Lorenzo (1°) ed Andrea Dovizioso (2°), accompagnati da Valentino Rossi (3°) (foto da: twitter.com/MotoGP)

La vittoria a sorpresa del maiorchino giunge nel punto probabilmente più basso del suo rapporto con Ducati. Giusto due settimane fa, in concomitanza con il weekend di Le Mans, la dirigenza di Borgo Panigale aveva praticamente reso di pubblico dominio la decisione di liberarsi di Jorge a fine stagione, dando il via al toto-sostituto, con Petrucci favorito. Lorenzo ha chiaramente colto al volo l’occasione, ponendo l’accento soprattutto sulla modifica alla posizione del serbatoio, a suo dire fondamentale per questo drastico cambiamento di feeling. Solitamente, una rondine non fa primavera; ma l’ex Yamaha è chiamato a ripetersi con continuità sui livelli mostrati al Mugello, pur se ha chiuso nettamente le porte ad un suo possibile futuro ancora in Rosso. Intanto, ad osservare la situazione c’è anche Dovizioso, che oggi ha recuperato 20 punti a Marquez, risalendo in 4° posizione a -29 dallo spagnolo. Visti i precedenti, un Lorenzo molto competitivo potrebbe essere un’arma a doppio taglio: da un lato, potrebbe togliere punti preziosi a Marquez; dall’altro, però, potrebbe rischiare di fare altrettanto con lui. E allora il muretto Ducati potrebbe vedersi costretto ad intervenire nuovamente.

YAMAHA, ROSSI C’E’ SEMPRE. VINALES E ZARCO IN OMBRA

Valentino Rossi è tornato ad infiammare la sua marea gialla, sempre foltissima sulle colline del Mugello. Il Dottore, nonostante una M1 ancora sicuramente convalescente, è tornato ad essere protagonista. Dopo delle libere certamente positive, Vale si è tolto lo sfizio di conquistare la 65.esima pole in carriera, con tanto di record del circuito toscano. Non male ad oltre 39 anni e a 595 giorni dall’ultima volta, datata Motegi 2016. In gara, la partenza del Dottore è buona, subito secondo poi terzo, una volta passato da Marquez, quindi di nuovo primo inseguitore di Lorenzo, dopo la scivolata del Cabroncito. La parte centrale del gp, però sembra frustrare ogni speranza, con una M1 #46 in grossa crisi con le gomme, tanto da scivolare per qualche momento anche alle spalle di Rins. Rossi, però, non ci sta e, ritrovato il ritmo, si disfa delle Suzuki e di Petrucci, tornando in zona podio.

Valentino Rossi, in posa con la ‘Marea Gialla’ dei suoi tifosi sullo sfondo. Per il Dottore si è trattato del 230.esimo podio in carriera (foto da: motogp.com)

Il finale lo vede prima rintuzzare le staccate furibonde di Iannone, per allungare definitivamente negli ultimi due passaggi, non senza arrivare addosso a Dovizioso. I numeri di Valentino sono sempre importanti: 230.esimo podio in carriera, 194.esimo in classe regina, primo di sempre a superare i 5.000 punti sempre in classe regina (5.005). Un risultato che, tra le altre cose, permette al nove volte Campione del Mondo di portarsi al 2° posto in classifica, a -23 da Marquez (72 a 95). Certo, per essere parte attiva nella lotta iridata servirà molto altro, e al momento la M1 non è per niente una moto che potrebbe permettergli di giocarsela; ma mai dire mai, sperando finalmente che ad Iwata si muovano come devono in termini di sviluppo.

Domenica assolutamente anonima per gli altri due big Yamaha. Disastrosa rispetto alle premesse è la gara di Maverick Vinales. Qualificatosi 3° al sabato, in partenza lo scatto dello spagnolo è orribile, venendo risucchiato immediatamente a centro gruppo. La risalita, lentissima, lo vede raggiungere la coda del gruppo in lotta per la top-5 solo negli ultimi chilometri, non riuscendo comunque ad avere la meglio di un Petrucci in grossa crisi di gomme. Alla fine, l’8° posto è davvero amaro. Gara ectoplasmatica, invece, di Johann Zarco. Il pilota del team Tech 3, in affanno per tutto il fine settimana, non si vede mai nelle posizioni che contano, portando a casa un 10° posto che non può assolutamente soddisfarlo.

HONDA, MARQUEZ ESAGERA E SBAGLIA. PEDROSA SUBITO OUT

Gran Premio d’Italia da cestinare in casa HRC. Il team ufficiale Honda era consapevole di poter dover soffrire sui saliscendi del Mugello, ma non credevano certo fino a questo punto. Marc Marquez, dopo le follie in salsa argentina, incappa nel secondo errore grave della sua stagione, consentendo agli avversari di recuperare un bottino di punti più che discreto. Qualificatosi 6°, Marc sembrava comunque esser titolare di un passo che poteva portarlo sul podio. Già dai primi metri, però, si capisce come lo spagnolo non sia molto tranquillo, rischiando molto con Iannone per poi speronare in curva 2 Petrucci, mandandolo in via di fuga. Dopo aver passato Rossi alla San Donato in avvio di terzo giro, Marc, nonostante abbia provato con tutte le sue forze ad evitarlo, si è steso in curva 10 (giro 5), finendo nella via di fuga. Aiutato dagli steward a ripartire, Marquez non è riuscito a tornare in zona punti, fermandosi al 16° posto. Poco da dire su Dani Pedrosa: mai competitivo sin dalle prime libere, la gara del catalano è finita già nel corso del primo giro.

Il momento della caduta di Marc Marquez alla Scarperia-Palagio. Un errore che è costato uno zero al nativo di Cervera (foto da: youtube.com)

GLI ALTRI: SUZUKI AI PIEDI DEL PODIO. CRUTCHLOW PRECEDE UN PETRUCCI FURIOSO CON MARQUEZ

Domenica tutto sommato positiva per la Suzuki. Il team Ecstar ha sperato fino all’ultimo di centrare il quarto podio stagionale, grazie ad un’ottima gara del duo Iannone-Rins. Il pilota di Vasto, velocissimo sin dalla PL1, probabilmente sperava di potersela giocare per il bersaglio grosso, dopo aver mancato la pole; alla fine, però, Iannone si è dovuto accontentare del 4° posto, distanziato negli ultimi chilometri da Rossi, finendo subito avanti a Rins. Gara discreta ma senza spunti per Cal Crutchlow, anche lui abbastanza in ombra, 6° al termine davanti a Danilo Petrucci. Ecco, il ternano contava molto su questo weekend, anche per mandare altri messaggi a Domenicali&co. Peccato che, nonostante una buonissima partenza, il contatto con l’irruento Marquez in curva 2 lo spedisca in 10° posizione. La rimonta è furiosa (come il suo stato d’animo a fine gara), lo porta anche in 3° posizione; peccato che negli ultimi giri le sue gomme lo salutino, costringendolo come un gambero ad arretrare fino alla 7° posizione.

Danilo Petrucci durante la gara di ieri al Mugello, con la bellissima livrea preparata per l’occasione dal team Pramac (foto da: motogp.com)

Gara positiva per Alvaro Bautista, ottimo 9° con la sua Ducati Angel Nieto, vicinissimo a Vinales (con il quale ha battagliato per gran parte della gara) e a Petrucci. Arrivano a punti entrambe le KTM, con Pol Espargaro 11° e Bradley Smith 14°; in mezzo, Hafizh Syahrin (Tech 3) e Tito Rabat (Ducati Avintia). Può essere deluso Franco Morbidelli che, dopo la prima Q2 in carriera, è arrivato in 15° posizione. Fuori dai punti, oltre a Marquez, Xavier Simeon e Takaaki Nakagami. Ritirati, oltre a Pedrosa, anche Scott Redding, Karel Abraham, Thomas Luthi, Jack Miller ed Aleix Espargaro.

MOTO2: OLIVEIRA ESULTA, BALDASSARRI E MIR SUL PODIO. BAGNAIA 4°

Dopo cinque vittorie in altrettante gare, i piloti italiani steccano proprio nella gara di casa. Merito di un grande Miguel Oliveira, che porta alla KTM il primo successo stagionale dopo una qualifica complicata (11°). Il portoghese approfitta di un errore di Lorenzo Baldassarri (poi 2°), commesso a metà ultimo giro, mentre stava provando ad allungare. Una battaglia, quella tra Oliveira ed il Balda, emozionante e ricca di manovre da pelo. Sul gradino più basso del podio, per il secondo GP consecutivo, ecco il rookie Joan Mir, che la spunta su un Francesco Bagnaia che, partito bene, ha vissuto una fase centrale difficile, ricucendo nel finale sui primi ma perdendo il treno del podio a causa del sorpasso di Mir alla San Donato in avvio di giro conclusivo. Gran peccato per Mattia Pasini, stesosi alla prima staccata ad 8 giri dalla fine mentre stava comandando con autorevolezza la gara. Prestazione opaca di Alex Marquez (5°), finendo davanti a Brad Binder, Luca Marini (7°), Andrea Locatelli (8°), Xavi Vierge e Simone Corsi (10°). Federico Fuligni ha chiuso 21°, mentre oltre al Paso, si sono ritirati anche Romano Fenati e Stefano Manzi. In classifica, Bagnaia resta leader (111 punti), ma vede avvicinarsi sia Oliveira (-13) che Baldassarri (-27), mentre Marquez è un pò più lontano (-33).

Miguel Oliveira si aggiudica il Gran Premio d’Italia 2018, classe Moto2, battendo in volata Lorenzo Baldassarri e Joan Mir (foto da: motogp.com)

MOTO3: TERZO SIGILLO DI MARTIN. BATTUTI BEZZECCHI E DI GIANNANTONIO

La Entry Class è ancora nel segno di Jorge Martin. Lo spagnolo del team Gresini, dopo aver comandato a lungo la gara, l’ha spuntata in una lotta a tre con Marco Bezzecchi ed il compagno di box Fabio Di Giannantonio, uscendo benissimo dalla Bucine e salvandosi dall’effetto scia rispettivamente per 19 e 43 millesimi. Sin dai primi giri, i tre hanno fatto gara a sé, come si evince dai 10″ di distacco rifilati ai primi inseguitori. La volata degli altri è stata vinta dall’argentino Gabriel Rodrigo, che precede ben sei piloti nostrani (8 nei primi 10). Nell’ordine, Andrea Migno, Enea Bastianini, Tony Arbolino, Lorenzo Dalla Porta, Niccolò Antonelli e Manuel Pagliani. Solo 11° Aron Canet, mentre il vincitore (a tavolino) di Le Mans, Marcos Ramirez, ha chiuso la zona punti (15°). Per quanto riguarda gli altri italiani, ancora male Nicolò Bulega (21°), mentre si sono ritirati Dennis Foggia e la wild card Stefano Nepa. La classifica resta molto corta, con Bezzecchi ancora in testa (83), seguito a ruota da Martin (-3) e Di Giannantonio (-8); più lontani Canet (-22) e Migno (-27).

Terzo centro stagionale per Jorge Martin, che s’impone al Mugello, classe Moto3, su Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio (foto da: motogp.com)

Il Motomondiale tornerà in pista nel weekend del 15-17 giugno, con il Gran Premio di Catalunya al Montmelò di Barcellona.

Seguici su Telegram

Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.

Copyright © stadiosport.it - È vietata la riproduzione di contenuti e immagini, in qualsiasi forma.

I migliori Bookmaker

I migliori siti di Scommesse in Italia

Caratteristiche:
Scommesse e Casinò
BONUS FINO A 1.315€

Puoi giocare solo se maggiorenne. Il gioco può causare dipendenza patologica.

Caratteristiche:
Bonus Sport
15€ FREE

+ FINO a 300€ di BONUS sul PRIMO DEPOSITO

Caratteristiche:
Fino a 500€ Bonus Sport
+250€ Play Bonus Slot al primo deposito

Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica. Informati su Probabilità di Vincita

Caratteristiche:
Offerta di Benvenuto
Bonus fino a 260€

+ 30 Free Spin su Book of Kings

IL GIOCO È RISERVATO AI MAGGIORENNI E PUÒ CREARE DIPENDENZA PATOLOGICA.

Caratteristiche:
5€ SENZA DEPOSITO
+ Bonus Benvenuto fino a 300€

Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica. Probabilità di vincita sul sito ADM.

Scopri tutti i Bookmakers
Copyright © 2011 - 2024 - stadiosport.it è un sito di proprietà di Seowebbs Srl - REA: LE 278983
P. IVA 04278590759 Testata giornalistica iscritta al Tribunale di Lecce N.12/2016
Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute su stadiosport.it non possono essere pubblicate, diffuse, riscritte o ridistribuite senza previa autorizzazione scritta di stadiosport.it