La classe intermedia del Motomondiale, ovvero la Moto2 (istituita nel 2010), rappresenta un caso particolare nell’ambito delle due ruote, essendo improntato ad un regime di monofornitura per quel che riguarda i motori.
Pur non mancando, nella breve storia di questa categoria, polemiche ed accuse riguardo presunti favoritismi, il sistema è congegnato in modo da ridurre al minimo queste eventualità, ovvero tramite sorteggio.
La gestione dei motori è affidata alla ExternPro, che ha sede a poca distanza dal circuito di Aragon. Quest’azienda affida ai team ogni motore per tre gare, facendo partire poi una rotazione resa necessaria dalle ovvie operazioni di manutenzione, verificandone poi al banco le prestazioni.
Ma andiamo a vedere cosa succede, ogni tre gran premi, al giovedì. Alla presenza del Direttore Tecnico Aldridge e del vice McLaren, i rappresentanti di tutti i team si ritrovano nella sede del controllo tecnico, in pitlane, dove viene effettuato un sorteggio, con tanto di sacchetto e numerini. Ognuno di questi corrisponde ad un motore tra quelli disponibili, la cui assegnazione ad un determinato team viene poi registrata. Tramite il personale della ExternPro, quindi, si procede all’apertura della cassa di trasporto e alla consegna, previo controllo dei sigilli.
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