La Fifa ha escluso Europa e Asia dai continenti delle possibile candidate ad ospitare il Mondiale nel 2026: la scelta dovrà essere fatta tra America, Africa e Oceania. La Var, cioè la moviola in campo, sarà nel regolamento
Ci sono ancora strascichi del dominio di Joseph Blatter, ma il nuovo presidente della Fifa, Gianni Infantino, sta provando in tutti i modi a rivoluzionare il calcio internazionale. Nelle prossime settimane, il massimo organo di calcio nel panorama mondiale prenderà una decisione definitiva sull’allargamento delle squadre partecipanti al Mondiale del 2022 in Qatar, ancora sotto accusa e in piena indagine per quelle famose bustine dello scandalo del Fifagate, che aveva coinvolto anche Michel Platini, ex presidente della Uefa.
Prima del Mondiale in Qatar, nel 2018 si giocherà in Russia. Di fatto, queste due competizioni metteranno da parte Europa e Asia per i continenti candidati ad ospitare il Mondiale nel 2026 fra dieci anni. Infatti, la Fifa ha deciso di escludere gli ultimi due continenti ad aver ospitato tale competizione tra le possibili candidate per il trofeo iridato, che quindi si giocherà in America, Africa oppure Oceania. Poiché nel 2010 si è giocato nel continente africano, dovrebbe essere una sfida tra quello americano e quello oceanico, con quest’ultimo grande favorito e al possibile esordio assoluto.
Oltre al possibile allargamento delle nazionali partecipanti, che potrebbero essere 40 o 48 squadre, un’altra grande novità del Mondiale del 2026 sarà l’introduzione ufficiale nel regolamento della Var, cioè Video assistent referees, più facilmente conosciuta come moviola in campo. Da parte sua, Infantino ha già dato il benestare a tale decisione, ma molto dipenderà anche dall’esito della sperimentazione nei prossimi due-tre anni. D’altronde, bisognerà prima introdurre la moviola nei maggiori campionati europei, prima di poter procedere con le competizioni internazionali per le nazionali. Work in progress, ma l’organizzazione del Mondiale nel 2026 è già in continuo sviluppo.
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