La cordata cinese dei Li vuole rilanciare il Milan con un boom commerciale, un mercato stellare e il nuovo stadio di proprietà: ecco tutti i dettagli
Il closing si farà, ormai questo è scontato. Per le tempistiche ogni giorno può essere quello buono nel mese di novembre, dopo che Fininvest ha appurato la reale solidità della Sino-Europe, scongiurando e smentendo le critiche e le rivelazioni infondate da parte di alcuni organi di stampa economica. Nel mese di ottobre è previsto un nuovo summit a Milano per provare ad accelerare ancora i tempi, perché si vuole annunciare la fine positiva della trattativa entro il derby contro l’Inter.
In attesa di scoprire i nomi di tutti gli investitori della cordata di Han Li, che sta trattando la pace tra Yanghong Li e Sonny Wu per ricucire la cordata precedente, e la scelta della bandiera che dovrà entrare nella dirigenza da parte di Marco Fassone, il progetto dei cinesi è molto chiaro ed è basato su tre principi, tutti volti al rilancio del club rossonero, non solo dal punto di vista economico e commerciale, ma anche sportivo e, soprattutto, un miglioramento del rapporto con la tifoseria: boom commerciale, mercato stellare, nuovo stadio.
L’obiettivo dei cinesi è riportare il Milan in Champions League entro il 2018, magari provando a tornare tra le top five del mondo per introiti e fatturato entro i prossimi cinque anni, cioè non più tardi del 2021-2022. Per il boom commerciale sono già stati individuati sponsor, negozi e reti di vendita in Cina, puntando molto sulle grandi distribuzioni e auto. Il primo step è passare dai 70 milioni di sponsorizzazione ad oltre 100-120 milioni di euro nel giro di breve tempo.
Per il secondo punto, cioè il mercato stellare, è secondo contratto. Infatti, i cinesi hanno convinto Silvio Berlusconi a cedere la maggioranza del club solo firmando una clausola, grazie alla quale si sono impegnati ad investire ben 350 milioni di euro in tre anni per il rafforzamento della rosa. Difficilmente saranno investiti subiti i primi 100 milioni di euro nel mese di gennaio, mentre a giugno è pronto un esborso davvero importante per convincere i grandi campioni a vestire la maglia del Milan.
Infine, il terzo punto è probabilmente quello più interessante. Infatti, è fallito il progetto dello stadio di proprietà lo scorso anno, portato avanti da Barbara Berlusconi. I cinesi, invece, vogliono e hanno la forza economica per poter costruire un nuovo stadio da 60 mila spettatori. Nel caso in cui non si riuscisse a trovare il luogo adatto, però, c’è comunque l’idea di acquisire il monopolio dello Stadio Giuseppe Meazza in San Siro.
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