Primo derby per i due allenatori, per Pioli è anche la prima assoluta sulla panchina neroazzurra. Ma Milan e Inter arrivano al derby in modo molto diverso e in una situazione di classifica, per motivi opposti, sorprendente.
Il Milan è, forse, la rivelazione di questa Serie A: in piena rivoluzione societaria, tra gli addii di Berlusconi e Galliani e il passaggio ai cinesi ormai sul punto di concretizzarsi, Montella ha saputo creare una campana di vetro intorno ad una squadra con tanti giovani interessanti, qualcuno già lanciato l’anno scorso da Mihajlovic e che adesso si stanno confermando, ma che non aveva grandi ambizioni di classifica. E’ un Milan non spettacolare, ma ordinato e concreto, sempre ben messo in campo: una squadra giovane e italiana, che ha in Donnarumma e Locatelli i suoi uomini copertina, ben integrata da qualche assoluta eccellenza come Bacca e con giocatori che, sotto Montella, sono pronti alla definitiva consacrazione, come Suso e Niang. I rossoneri arrivano al derby in piena fiducia, da terzi in classifica e con ben otto vittorie nelle prime dodici partite. Insomma sono i favoriti, al netto dell’assenza dei lungodegenti Montolivo e Bertolacci e del possibile forfait di Niang e Romagnoli.
Attenzione, però, a dare già per spacciata l’Inter: il derby dà sempre motivazioni importanti, è una partita che può cambiare la stagione in positivo o in negativo. I neroazzurri vengono da un periodo nero, nonostante l’ultima partita prima della sosta nazionali li abbia visti schiantare 3-0 il Crotone: appena cinque vittorie, due pareggi e cinque sconfitte nelle prime dodici, un misero nono posto in classifica e l’Europa League ormai compromessa. Per una squadra costruita per ben altri obiettivi un ruolino di marcia inaccettabile e che è già costato la panchina a De Boer. Il cambio in panchina, però, potrebbe aver dato la scossa ad un gruppo che non manca certo di qualità e che ha ancora come obiettivo stagionale il terzo posto che significherebbe preliminari di Champions League. Pioli potrà inoltre contare sui suoi uomini migliori, nonostante Banega sia appena rientrato da due duri impegni con la selezione argentina e Candreva sia tornato un po’ acciaccato dalle partite contro Liechtenstein e Germania. Icardi sarà l’uomo in più dell’Inter, senza dubbio il giocatore più in forma e decisivo finora. Serviranno determinazione e concentrazione per battere un Milan così in forma, ma il derby è una partita a sé e l’Inter è una squadra in difficoltà ma con potenzialità enormi: cominciare bene, per Pioli, sarà fondamentale per creare un feeling con l’ambiente e trovare tre punti per rilanciare la squadra in classifica. Quale partita meglio del derby di Milano per centrare la prima vittoria?
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