Partita di grandissimo livello per Bonaventura, Suso, Locatelli e Gomez nel Milan, mentre Candreva, Perisic e D’Ambrosio sono stati i protagonisti nell’Inter 

Non era così bello il derby davvero da anni, forse perché non era così atteso da anni. Un po’ per una classifica a sorpresa da parte del Milan, ora secondo in classifica. Un po’ per il cambio d’allenatore nell’Inter, che sembra aver avuto l’effetto sperato.

Sicuramente, però, per il cambio societario in casa rossonero e l’ultimo derby da presidente e proprietario per Silvio Berlusconi e il primo del Group Suning alla guida dei nerazzurri. 

Le attese sono state davvero ben rispettate, grazie ad una prestazione da grande squadra da parte dei rossoneri, cinici in un primo tempo difficile, dove i nerazzurri avevano messo in campo quella grinta e quella personalità di fatto mancate con Frank De Boer. 

E’ proprio dal pressing e dal carattere che Stefano Pioli ha costruito la nuova Inter, che ha sprecato troppo nel primo tempo, per poi riuscire a riprendere la partita nel finale con cuore e orgoglio.

Può essere considerata una beffa per Vincenzo Montella, visto che la propria squadra era riuscita a sbloccare la partita nel momento più difficile, ritornare in vantaggio dopo il pareggio e concedere poco e niente durante l’assalto finale degli avversari. 

Il risultato è comunque giusto per quello che si è visto in campo, al termine di uno dei derby più belli ed interessanti degli ultimi anni. 

TABELLINO 

MILAN-INTER 2-2
Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Gustavo Gomez, De Sciglio; Kucka, Locatelli, Bonaventura (43′ st Pasalic); Suso, Bacca (26′ st Mati Fernandez), Niang (34′ st Lapadula).
A disp.: Gabriel, Plizzari, Ely, Zapata, Antonelli, Honda, Poli, Sosa, Luiz Adriano. All.: Montella
Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Medel (37′ Murillo), Ansaldi (20′ st Nagatomo); Brozovic (30′ st Jovetic), Kondogbia; Candreva, Joao Mario, Perisic; Icardi.
A disp.: Carrizo, Ranocchia, Santon, Felipe Melo, Gnoukouri, Banega, Biabiany, Eder, Gabigol. All.: Pioli
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 43′ e 13′ st Suso (M), 8′ st Candreva (I), 47′ st Perisic (I)
Ammoniti: Kondogbia, Ansaldi, Jovetic, Perisic (I); Kucka, De Sciglio (M)
Espulsi: –

MIGLIORI

Suso 8: Assolutamente magnifico il calciatore spagnolo, che pure sembrava fuori dalla partita. Ma quest’anno basta poco all’iberico per accendersi e finalmente sembra aver trovato la giusta maturità anche in fase di realizzazione, risultando comunque sempre attento e decisivo in fase difensiva. Due gol uno più bello dell’altro. 

Bonaventura 7,5: Dominante dal punto di vista qualitativo a centrocampo con i suoi strappi e i suoi passaggi illuminanti. Acume tattico in fase difensiva, quando esce il Milan non riesce più a ribaltare l’azione. 

Candreva 7,5: Non ha un rapporto limpidissimo con il proprio allenatore, ma in campo è assolutamente l’uomo in più. Salta sistematicamente l’uomo, crossa in maniera sempre pericolosa e realizza un gol assolutamente fantastico. Dai suoi piedi nasce anche il gol del pareggio. 

Perisic 7: E’ l’uomo più pericoloso dell’Inter, ma sbaglia assolutamente di tutto nel primo tempo. Cresce nel secondo tempo, ma soprattutto il suo gol vale un pareggio d’oro allo scadere di una partita praticamente persa. 

PEGGIORI 

Ansaldi-Kondogbia 4,5: Sono assolutamente i peggiori in campo dell’intera partita. Il terzino balla contro Suso e Abate e non segue mai l’azione in fase offensiva. Il centrocampista viene rilanciato dal primo minuto a sorpresa e perde una marea infinita di palle, rallentando il gioco e risultando spesso e volentieri senza idee in fase di costruzione. 

Miranda 5,5: Annulla bene Bacca, ma il secondo gol di Suso è la palese dimostrazione della sua parabola decadente. D’altronde, già De Boer aveva suonato un campanello d’allarme sul momento del brasiliano. Brutta figura per il difensore centrale. 

Niang-Icardi 5: Malissimo, invece, i due giocatori più attesi. Da una parte, il francese è l’uomo in meno in fase difensiva, non dando il giusto supporto a De Sciglio nel raddoppiare uno strepitoso Candreva, ma soprattutto è abulico in attacco, dove soprattutto nei primi minuti aveva dimostrato di poter far male, se solo avesse voluto sfruttare al meglio la sua velocità. Dall’altra, invece, il capitano argentino è come se non giocasse, un po’ per assenza di mobilità, un po’ perché annullato dai difensori avversari.