Analisi tattica Milan-Atalanta: i rossoneri forniscono un’altra prova impietosa e si fanno sovrastare dalla maggiore freschezza atletica degli orobici, abbinata ad una straordinaria organizzazione di gioco.
Il Milan perde ancora una volta tra le mura amiche e porta ad otto le sconfitte stagionali.
Per l’ennesima volta i rossoneri non sono in grado di reagire allo svantaggio e perdono, come sempre accaduto quando gli avversari passano in vantaggio.
In questa stagione, infatti, il Milan non ha saputo raccogliere nemmeno un punto quando sono stati gli avversari a realizzare il gol dell’1-0.
La squadra di Gasperini ha saputo interpretare meglio i vari momenti della gara ed ha saputo soffrire, uscendo indenne quando era il Milan ad attaccare e non subendo gol nei 23 tiri che i rossoneri hanno scagliato verso lo specchio della porta difesa da Berisha.
L’Atalanta, a differenza dei padroni di casa, è stata cinica e spietata, realizzando due reti in 7 tiri, sfruttando al meglio il piazzamento errato della difesa del Milan e volando in contropiede quando i rossoneri erano troppo sbilanciati alla ricerca del pareggio
Il Milan è parso ancora una volta bloccato e pauroso, intrappolato nelle proprie incertezze e troppo fragile per saper reagire e rimettere in piedi una gare quando si mette su binari sbagliato.
La prima conseguenza è il gioco improvvisato dei ragazzi di Gattuso, che cercano di giocare fluidamente in partenza con kalinic molto attivo e che ha servito un paio di sponde interessanti per i compagni, ma è mancato spesso l’inserimento giusto da parte dei centrocampisti, sempre in ritardo nell’accompagnare l’azione.
Troppi sono stati i cross innocui e troppe sono state le seconde palle vinte dagli atalantini, bravi a raddoppiare sempre ogni uomo, aggredendolo e inducendolo all’errore.
Dopo lo svantaggio la situazione è peggiorata e le azioni sono diventate sempre più casuali, alla ricerca dell’episodio giusto, che non è mai arrivato.
Senza Suso diventa difficile essere imprevedibili, in quanto lo spagnolo è l’unico calciatore in rosa che salta l’uomo e crea superiorità numerica, per questo, in sua assenza, sorprende ancora di più la scelta di Gattuso di togliere dal campo Bonaventura, ovvero l’uomo che si avvicina di più al modo di giocare di Suso e che avrebbe potuto cercare una giocata salva-partita.
Inoltre, non che sia colpa di Gattuso, sua chiaro, stupisce anche il fatto che i cambi siano arrivati tutti a risultato già compromesso, quando la squadra era sfiduciata ed incapace di reagire.
Neanche il ritiro forzato è servito a compattare una squadra che in questo inizio di stagione ha mostrato veramente la sua parte peggiore (almeno si spera, perché se il peggio deve ancora arrivare, si prevedono tempi veramente durissimi per i tifosi del Milan).
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