Il presidente del Latina e deputato di Fratelli d’Italia Pasquale Maietta è in guai molto grossi: la procura della città pontina, infatti, ha chiesto alla Camera dei deputati l’autorizzazione all’arresto per l’imprenditore, coinvolto in un’inchiesta di appalti truccati che ha già portato all’arresto di 15 persone.
Uno degli appalti in oggetto riguarda lo stadio della città laziale, il “Domenico Francioni“, che ospita le gare interne del Latina: ampliato nell’estate del 2014, il costo, stando alle indagini, sarebbe stato coperto non dalla società come vorrebbe la norma, ma dal Comune. Insomma, lo stadio sarebbe stato ristrutturato utilizzando soldi dei contribuenti, destinati a spese ben più urgenti, e avrebbe persino beneficiato abusivamente di energia elettrica. Inoltre, chi ha aperto l’inchiesta è sicuro che il Maietta, uomo di punta della politica locale e, forse, affiliato o contiguo ai Casamonica, abbia distratto ingenti dalle casse del Comune per il suo Latina Calcio, e non solo per l’ampliamento.
Un sistema, dunque, atto a ridurre un ente che dovrebbe garantire il benessere di una comunità ridotto ad una sorta di bancomat ad uso e consumo di un’unica persona, Maietta, già indagato in passato per altre vicende, che si sarebbe spinto a minacciare un dipendente comunale affinchè fosse il Comune a coprire le spese per l’acquisto di un gruppo elettrogeno per lo stadio.
L’augurio è che la giustizia riesca a stabilire la verità dei fatti e punire severamente chi ha barato.
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