In un calcio sempre più dominato da interessi economici a lor volta sempre più maestosi e, spesso, indignitosi, è bello quanto si apprende stare avvenendo nell’ambiente della Spal.
Il club ferrarese, da poco ritornato in Serie A dopo 49 anni di astinenza-ultima annata nella massima serie nel 1967/68-ha iniziato di recente, con il raduno al centro sportivo “Gian Battista Fabbri”, il suo precampionato.
Precampionato che rischiava di iniziare decisamente male: forti erano state le proteste della Curva Ovest dello stadio “Paolo Mazza” di Ferrara-naturalmente lo stadio di casa della squadra- che aveva manifestato il suo disappunto per l’impennata dei prezzi degli abbonamenti a seguito della storica promozione nella massima serie.
Prezzi che erano arrivati a cifre decisamente onerose, per la Curva Ovest si parlava di 394 € per i vecchi abbonati, 415 per i nuovi, e si arrivava addirittura alle migliaia di €-fino a 5mila– per i posti di maggiore qualità, come la tribuna vip.
A seguito delle proteste dei tifosi, che rivendicavano il loro diritto di continuare a sostenere la loro squadra senza dover fare ulteriori sacrifici-più di quelli che già fanno-la società ha deciso di ridimensionare i prezzi, come si legge nel comunicato ufficiale, per rispettare le aspettative dei tifosi, per privilegiare gli ottimi rapporti formatisi fra la tifoseria e la città in questi 4 anni-da quando è stata istituita la nuova società, Spal 2013 Srl.
Sempre dal comunicato si apprende che i dettagli sulle nuove scelte societarie verranno illustrati presso la sala stampa del centro sportivo Fabbri Sabato 8 Luglio ore 12:30.
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