La Lazio finalmente rompe un tabù che stava diventando opprimente e torna a sconfiggere la Juventus in una finale dopo aver perso le ultime quattro disputate.

Era dal 2013 che la squadra biancoceleste non sconfiggeva i campioni d’Italia in un match ufficiale e le statistiche stavano diventando davvero troppo pesanti.

Ma nella calda serata estiva di ieri, una brutta copia della Juventus ammirata nelle ormai ultime sei stagioni, si è palesata allo Stadio Olimpico per la finale di Supercoppa Italiana, permettendo alla Lazio, ordinata e ben impostata, di alzare al cielo il primo trofeo della stagione e di alimentare ulteriori dubbi su un ciclo, quello bianconero, che alcuni vedono agli sgoccioli.

La squadra di Massimiliano Allegri parte meglio, almeno nei primi 5 minuti con Strakosha bravo a salvare il risultato, ma poi spegne completamente la luce e regala più di un’ora di partita ad una Lazio spietata tanto nella manovra quanto nelle ripartenze imboccate da grossolani errori dei bianconeri nella gestione del pallone, che trova il vantaggio dal dischetto con Ciro Immobile.

Lo stesso attaccante confeziona anche il 2-0, nella ripresa, con un bellissimo colpo di testa che scavalca Buffon, senza colpe e tra i migliori dei suoi nonostante le reti subite.

La reazione d’orgoglio arriva puntuale ed ha un nome ovvero il neo acquisto Douglas Costa che sostituisce un impalpabile Cuadrado e regala imprevedibilità, corsa e talento alla manovra offensiva bianconera, orfana ieri sera di Mandzukic e Higuain che hanno decisamente steccato la partita.

Insieme al brasiliano, a trascinare la sua squadra ci prova il nuovo numero 10 Paulo Dybala che, come tale, si carica i compagni sulle spalle, accorcia le distanze con una punizione meravigliosa prima di pareggiare, perfetto, dal dischetto.

Ma è solo un’illusione ed il risultato al 90′ è comunque bugiardo viste le prestazioni di entrambe le squadre, con la Lazio decisamente più meritevole di vincere e così, come per magia, De Sciglio inizia nel peggiore dei modi la sua esperienza bianconera, si fa travolgere dal dirompente Lukaku che scarica in area dove trova Murgia che insacca e allo scadere regala il titolo alla sua squadra.

Occasione sfruttata dalla Lazio che torna a vincere un trofeo dopo una scorsa stagione positiva ma a secco di titoli e si appresta a vivere un anno da protagonista con anche il ritorno in Europa; dall’altra parte, la Juventus riparte con una sconfitta che dovrà portare ad analisi e riflessioni perché per la prima volta negli ultimi anni, ad agosto, la rosa ancora non è pronta.

TABELLINO

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Barzagli, Benatia (56′ De Sciglio), Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado (56′ Douglas Costa), Dybala, Mandzukic (72′ Bernardeschi); Higuain. A disposizione: Pinsoglio, Szczesny, Rugani, Lichtsteiner, Marchisio, Asamoah, Sturaro, Bentancur, Kean. Allenatore: Allegri.

LAZIO (3-4-1-2): Strakosha; Wallace, De Vrij, Radu; Basta (’74 Marusic), Parolo, Leiva (80′ Murgia), Lulic (74′ Lukaku); Luis Alberto; Milinkovic-Savic, Immobile. A disposizione: Guerrieri, Vargic, Hoedt, Patric, Felipe Anderson, Luiz Felipe, Di Gennaro, Caicedo, Palombi. Allenatore: Inzaghi.

MARCATORI: 32′(R),54′ Immobile (L), 85′,91′(R) Dybala (J), 94′ Murgia (L).

AMMONITI: Buffon, Mandzukic, Pjanic (J), Leiva, Lulic, Parolo, Immobile (L).

ARBITRO: Massa.

MIGLIORI

Immobile 8: i tifosi gli chiedevano la grande prestazione, decisiva per portare a casa la coppa, e lui risponde presente dimostrando già un’ottima condizione atletica. Instancabile anche in fase di ripiegamento, si sacrifica accusando la stanchezza solo negli ultimissimi minuti, simbolo e trascinatore degli uomini di Inzaghi.

Luis Alberto 7,5: mezzo punto in meno solo perché chi marca è più appariscente, ma il lavoro del trequartista spagnolo ha comunque rubato l’occhio per qualità e quantità. Ottima gestione della palla, buonissima capacità di inserimento e lodevole spirito di sacrificio per sostenere la manovra difensiva.

Dybala, Douglas Costa e Lucas Leiva 7: dopo una prima parte di gara più complicata, il talento argentino esce alla distanza, con personalità, caricandosi la squadra sulle spalle, aiutato anche dal positivo ingresso in campo del neo acquisto brasiliano (inspiegabilmente in panchina). Tra i biancocelesti, buon esordio per Leiva che, chiamato a prendere l’eredità di Biglia, se la cava alla grande nel ruolo di metronomo della squadra che ha iniziato infatti a vacillare in seguito alla sua uscita.

PEGGIORI

Benatia, Chiellini, Barzagli 5: voto negativo ai tre difensori bianconeri che soffrono la rapidità e l’efficacia del gioco della Lazio, concedendo diverse occasioni da gol salvate a volte solo da Buffon. Male soprattutto il marocchino apparso fuori condizione ed in continua difficoltà, facendo realmente pensare di poter dare più chance a Rugani.

Cuadrado, Mandzukic e Higuain 5: deludono 3 membri dello splendido attacco che l’anno scorso aveva più volte entusiasmato. Il colombiano prosegue il momento negativo con cui aveva chiuso la scorsa stagione, mentre il Pipita fallisce un nuovo appuntamento con una finale. Male anche Mandzukic che sparisce dai radar e non aiuta quasi mai in fase di copertura, forse ancora lontano dalla migliore condizione.