I voti e le pagelle di Juventus Empoli 2-0, 26° giornata Serie A: Mandzukic ed Alex Sandro regalano 3 punti d’oro ad Allegri, che schiera qualche riserva e raggiunge l’obiettivo. L’attaccante croato dimostra di essere un elemento imprescindibile per questa squadra, mentre tra i toscani Dioussé tiene a galla i suoi. Sturaro trequartista è rimandato, Pucciarelli anonimo.
E’ stata poco più di una formalità la vittoria della Juventus allo Stadium contro l’Empoli di Martusciello: un 2-0 che è sembrato semplice, e forse un po’ lo è stato, nonostante una prestazione non eccelsa sotto il profilo del gioco e soprattutto tecnico. Le risposte da parte di alcune seconde linee, di fatto presenti in tutti i reparti, ci sono state.
Neto in porta è stato praticamente uno spettatore non pagante salvo in una sola occasione dove ha risposto presente, Dani Alves dimostra di stare recuperando dal lungo stop, mentre Rugani è stato indubbiamente il migliore nella coppia centrale, con Bonucci che conferma quanto il blocco sia a livello psicologico: il difensore infatti non sembra avere la mente totalmente sgombra dopo quanto successo una settimana fa.
A centrocampo Marchisio continua il suo processo di recupero, mentre Sturaro nell’inusuale posizione di trequartista ci mette l’anima ma sembra essere un pesce fuor d’acqua. Insomma, c’è molto da lavorare, ma le reti di Mandzukic (poi divenuto autogol di Skorupski) e il bellissimo gol in girata, da vero bomber, di Alex Sandro dimostrano quanto questa squadra possa cambiare -alcuni- interpreti, ma il risultato di fatto non cambia mai.
TABELLINO JUVENTUS EMPOLI 2-0
Juventus (4-3-3): Neto; Dani Alves, Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Pjanic, Marchisio (34′ st Rincon), Sturaro (29′ st Dybala); Cuadrado (40′ st Pjaca), Higuain, Mandzukic.
A disp.: Buffon, Audero, Lichtsteiner, Benatia, Barzagli, Chiellini, Asamoah, Lemina. All.: Allegri
Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Laurini (25′ st Veseli), Bellusci, Costa, Pasqual; Krunic, Dioussé, Mauri (32′ st Buchel); El Kaddouri; Pucciarelli, Marilungo (25′ st Thiam).
A disp.: Pelagotti, Cosic, Barba, Zambelli, Dimarco, Croce, Tello, Zajc, Maccarone. All.: Martusciello
Arbitro: Mariani
Marcatori: 7′ st aut. Skorupski (E), 20′ st Alex Sandro (J)
Ammoniti: Bellusci (E)
Espulsi: –
I MIGLIORI
Mandzukic 7: E’ costretto, si fa per dire, a fare gli straordinari anche in campionato. Si cuce addosso sempre più il ruolo inedito di trequartista e lo fa per bene, risultando decisivo in entrambe le fasi. Quando difende è asfissiante sugli avversari, corre a più non posso per essere presente anche in attacco e spesso ci riesce. Pecca un po’ di lucidità sotto porta in almeno 2/3 occasioni, ma il suo enorme lavoro, silenzioso ma fondamentale per l’equilibrio della squadra, lo giustifica in toto. E’ bravo a sbloccare la partita, peccato che il gol di fatto si tramuti in una autorete di Skorupski: avrebbe meritato l’assegnazione ad honorem.
Pjanic 6.5: Non era certo questa la partita da dentro o fuori, ma il suo processo di crescita deve passare anche da qui. Questa volta al suo fianco c’è Marchisio e non Khedira, ma poco importa: il bosniaco gestisce e smista palloni in maniera ordinata e precisa avventurandosi, quando ne ha l’occasione, anche in avanti. Ha l’opportunità di trovare la via del gol su punizione nel primo tempo, ma questa volta il pallone sbatte contro la barriera: contro il Napoli sarà l’ago della bilancia dei bianconeri.
Dioussé 6.5: Lotta come un leone in mezzo al campo facendo strenua resistenza contro gli attacchi della Vecchia Signora. Nel primo tempo riesce a reggere bene l’urto con grande fisicità ma soprattutto con una personalità enorme, da vero leader, fatto non banale per un ragazzo di 19 anni; nella ripresa, poi, cala come tutto il resto del gruppo, ma è l’ultimo ad arrendersi.
I PEGGIORI
Pucciarelli 4.5: Anonimo durante tutta la partita, non riesce praticamente mai ad entrare in area avversaria per rendersi pericoloso risultando molto spesso un peso più che una risorsa da gestire. Non era semplice, certo, lottare contro un cliente scomodo come la coppia Alex Sandro-Rugani dalla sua parte, ma certamente da un ragazzo che ha nel sangue quel guizzo che può cambiare la partita.
Costa 4.5: I buchi nella retroguardia toscana partono sempre da lui, che sbaglia il posizionamento in partenza. Perde tutti gli scontri fisici con Higuain, un avversario di un altro livello.
Thiam 4: Entra per dare una scossa alla partita ed avrebbe 20 minuti per farlo, ma sbaglia tutto ciò che si può sbagliare.
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