Il passivo di bilancio è calato a circa 50 milioni di euro: le sanzioni Uefa scattano se si supera un rosso da 30 milioni di euro
Molti hanno accusato Erick Thohir di non aver mantenuto le promesse fatte ai tifosi dell’Inter e a Massimo Moratti, fuggendo alla prima occasione e cedendo la maggioranza del club al Group Suning. Ma non è così, perché il presidente indonesiano è riuscito a raggiungere il primo grande obiettivo posto ad inizio mandato: maggiori introiti per il calo del passivo del bilancio.
Infatti, il piano quinquennale da parte di Thohir ha finalmente portato i suoi primi frutti. A fine ottobre ci sarà l’assemblea dei soci, che dovranno valutare e approvare il bilancio della stagione 2015-2016. Secondo le indiscrezioni che circolano, il rosso è sceso dai 140,9 milioni di euro di debiti della stagione 2014-2015 a circa 50-60 milioni, un taglio netto del più del 50% in un solo anno.
Il prossimo passo sarà far valutare i conti anche dalla Uefa, che dovrà decidere se il progetto può allontanare le sanzioni imposte negli anni scorsi. Molto dipenderà dalla valutazione delle spese virtuose, che comprendono gli investimenti sul settore giovanile, quelli per il miglioramento delle strutture oltre ai soldi della multa già pagati, che potrebbe chiudere quindi il bilancio ai 30 milioni di euro decisi dalla federazione europea per non multare le squadre partecipanti alle coppe.
L’obiettivo del passivo di 30 milioni di euro è facilmente raggiungibile, grazie agli introiti da parte della Uefa per la partecipazione a questa edizione di Europa League e l’incremento dei ricavi, che dovrebbero superare i 200 milioni di euro. Proprio la sponsorizzazione è uno dei piani cardine della Suning, che sta cercando e siglando nuovi accordi in Cina, magari legati anche alla cessione dei diritti di immagine dei propri calciatori, la marca delle maglia di allenamento e alla concessione dei naming della Pinetina o del Centro Facchetti.
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