Yankee Hamilton, Webber in versione Calimero
Positivo ritorno nel circus della Formula 1 per gli Stati Uniti, teatro della diciannovesima prova del mondiale 2012. Sul nuovissimo circuito di Austin, in Texas, grande riscontro di pubblico per un appuntamento iridato che mancava in territorio americano da qualche anno; spalti gremiti per un GP, quello degli USA, che ha regalato grandi emozioni, vissuto sull’affascinante duello per la vittoria finale tra Hamilton e Vettel, con l’inglese che ha trionfato alla fine di una gara tutta grinta e determinazione. Il tutto in attesa dell’ultimo decisivo appuntamento, tra meno di una settimana, in Brasile, dove si conoscerà il nome del vincitore di questo avvincente campionato del mondo.
LE PAGELLE
Hamilton, voto 9,5: viene da chiedersi quale sarebbe stato il destino di Ginetto se non fosse stato perseguitato dalla sfortuna per gran parte della stagione. Sulla pista texana, il pilota inglese, al penultimo gran premio al volante della McLaren, ha sfoderato l’ennesima prova da assoluto protagonista della sua carriera, rimanendo attaccato ai tubi di scappamento della Red Bull di Vettel per buona parte della gara, per poi sferrare l’attacco decisivo, togliendo punti importanti al tedesco in ottica mondiale.
Alonso, voto 7,5: se il mondiale venisse assegnato semplicemente in base alla costanza e ai podi conquistati durante l’anno, lo spagnolo della Ferrari sarebbe campione del mondo già da un pezzo. Invece Nando sarà costretto a giocarsi il tutto per tutto ad Interlagos, sperando in un improvviso moto d’orgoglio della sua Rossa ed in un contemporaneo cataclisma sportivo in casa Vettel. Ammirevole la grinta dell’asturiano, autore anche ad Austin di una gara di gran sostanza, ma sul piano tecnico la sua monoposto è nettamente inferiore rispetto a quella del rivale.
Webber, voto 5: in versione Calimero. A volte il pilota australiano fa tenerezza, vivendo una sorta di complesso di inferiorità rispetto al vincente compagno di squadra. Nuovo problema tecnico stagionale sulla sua vettura, parcheggiata mestamente a bordo pista; se Massa è il compagno ideale per il suo non essere mai sopra le righe, Webber ci va molto vicino, non facendo polemiche e accettando in maniera serena il verdetto della pista.
Red Bull, voto 10: a prescindere da quanto detto poco più sopra, la scuderia anglo austriaca merita un voto pieno per aver vinto il terzo titolo costruttori della sua breve storia. Una soddisfazione immensa per una squadra giovanissima, da subito competitiva e, soprattutto, vincente. Un moto d’orgoglio per i “tori”, che hanno trionfato in un mondiale decisamente più competitivo rispetto ad un 2011 con poche sofferenze, condotto in porto con una superiorità disarmante.
Michele Pannozzo
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