I giudici di Pavia hanno dichiarato il fallimento della società sportiva lombarda. Si chiude, così, miseramente la parentesi biennale della gestione cinese e il sogno della B.
E’ stato dichiarato, dai giudici del tribunale di Pavia, il fallimento del Pavia Calcio dei cinesi Xiadong Zhu e David Wang, che avevano acquistato il club lombardo nel 2014 promettendo di portarlo in Serie B in tempi brevi. Passate due stagioni in Lega Pro gli Azzurri non sono riusciti ad ottenere la sperata promozione nella serie cadetta, e, al termine dell’ultimo campionato, il gruppo cinese si è dileguato lasciando solamente debiti.
Il tribunale di Pavia nello specifico si è pronunciato sui 2,5 milioni di euro di stipendi reclamati dai giocatori e sugli oltre 100 mila euro spettanti agli altri dipendenti del club, dichiarando il fallimento della società. Ora si darà avvio alla fase in cui i creditori potranno depositare le loro richieste di pagamento e ci saranno in merito le conseguenti decisioni del tribunale. Ma un nuovo progetto è già in fase di realizzazione: da ciò che resta dell’Ac Pavia è stata infatti costituita una nuova società, l’Fc Pavia 1911, che riparte dal campionato di Eccellenza. La B è ancora lontana.
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