L’errore con il quale ieri Sebastian Vettel ha gettato al vento la vittoria nel Gran Premio di Germania sta facendo discutere davvero tanto. Quel fuoripista alla Sachs, tanto banale in apparenza quanto foriero di sventura in ottica classifica generale, con Lewis Hamilton passato da un potenziale -15 ad un +17, è sulla bocca di tutti, addetti ai lavori, appassionati e (purtroppo) tifosi della domenica.
Nelle ultime 24 ore, come ampiamente prevedibile, Vettel è stato fantozzianamente crocifisso in sala mensa, soggetto ad un fuoco di fila in larga parte ingiusto, squilibrato e vergognoso. Un pilota che passa in sole due settimane dall’essere un eroe dopo l’impresa di Silverstone, al diventare il peggiore degli incapaci dopo l’errore di ieri in Germania. From Hero to Zero, dicono Oltremanica.
Tra le (poche) voci innalzatesi in difesa del ferrarista, a sorpresa c’è quella di Max Verstappen che, a Motorsport.com, difende il collega: “Eravamo tutti in una situazione molto complicata. La pista era piena di trappole e c’erano molti punti insidiosi, soprattutto quella curva. Anche con un minimo bloccaggio, ti saresti ritrovato immediatamente fuori. Erano condizioni molto difficili, quindi sono cose che possono capitare“.
“Vettel avrà anche sbagliato, ma ripeto, le condizioni erano molto difficili per tutti. Sarebbe potuto succedere a chiunque altrettanto facilmente” – aggiunge l’olandese – “In quelle condizioni, l’unico tuo obiettivo è trovare il grip giusto ovunque. Ma pensi sempre a non prendere rischi inutili, perché sai già che hai diversi punti da preservare. Non vorresti mai rischiare di perderli andando fuori pista. E basta davvero un bloccaggio per volare fuori dalla pista“.
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