F1 Ungheria 2017: Anteprima ed Orari Diretta TV

Ultima fatica per il Circus della Formula 1 prima dell’agognata pausa estiva. Il circuito magiaro dell’Hungaroring sarà teatro per la 32.esima volta del Gran Premio d’Ungheria, che tra le altre cose inaugura anche la fase discendente del campionato, dopo il giro di boa di Silverstone. Il toboga di Budapest attende al varco soprattutto la Ferrari, uscita male dalla tappa britannica, con Sebastian Vettel che si ritrova con un solo punticino di vantaggio sul grande rivale Lewis Hamilton, mentre la Mercedes è ormai in fuga nei Costruttori. Un appuntamento che dovrebbe rivedere la SF70-H competitiva ai massimi livelli, mentre il team anglo-tedesco cerca la conferma dei progressi dell’ultimo periodo. Non va sottovalutata la Red Bull che, su una pista di questo tipo, potrebbe provare a creare più di un grattacapo ai battistrada.

Vista dall’alto della parte finale ed iniziale dell’Hungaroring (foto da: prl-xbox-f1liga.de)

F1 GP UNGHERIA 2017: IL CIRCUITO DI BUDAPEST

Situato nella periferia nord-est della capitale ungherese, Budapest, a 20 km dal centro in località Mogyoròd, il circuito dell’Hungaroring viene inaugurato nel 1986, ospitando nello stesso anno la prima edizione del Gran Premio d’Ungheria valevole per il Mondiale, prima gara iridata organizzata in un paese del blocco sovietico, al di là della Cortina di Ferro. Circuito lento, stretto, tortuoso e “sporco”, a causa dello scarso utilizzo nel corso dell’anno, questa pista non ha subito molte modifiche nel corso della sua trentennale storia. La prima, rispetto al disegno originario, risale al 1989, quando viene eliminata la chicane posta tra le attuali curve 3 e 4, che andava a rallentare e di molto la velocità media sul giro. La seconda, e più importante, la si è avuta nel 2003, quando il rettilineo di partenza/arrivo è stato allungato di 200 metri, rendendo la prima curva una svolta a destra più secca, con una frenata più decisa. Inoltre, è stato allungato anche il rettilineo all’inizio del quale è posto il T2, spostando più in avanti la curva 12. Ciò ha portato la lunghezza della pista agli attuali 4.381 metri, per 14 curve totali (8 a destra e 6 a sinistra).

Il layout del circuito dell’Hungaroring di Budapest (foto da: pinterest.com)

Andiamo a percorrerne idealmente un giro. Dopo la prima curva a destra, un breve allungo porta i piloti in curva 2, tornante a sinistra in discesa, seguito subito da una piega a destra dopo il quale c’è un tratto rettilineo in salita, che culmina con la difficile curva 4, piega a sinistra a 90° che spesso porta i piloti a finire oltre il limite della pista. Subito dopo si affronta un lunghissimo curvone a destra (curva 5) e, dopo un altro breve allungo, ecco la chicane destra-sinistra 6-7. Inizia, quindi, un tratto sinuoso caratterizzato da curve in appoggio da raccordare in successione (da curva 8 a curva 11, sinistra-destra-sinistra-destra), dopo il quale si affronta un terzo simil rettilineo, stavolta in discesa, al termine del quale è posta curva 12, a destra a 90°. Entriamo infine nell’ultimo tratto, caratterizzato da due lunghi tornanti, il primo a sinistra e il secondo a destra, superati i quali i piloti si ritrovano sul rettilineo dei box.

F1 GP Ungheria: un giro di pista con Nico Rosberg, pole position 2016

https://youtu.be/qO1c48ILY8A

 

F1 GP UNGHERIA 2017: IL PRONOSTICO

Undicesimo appuntamento stagionale, l’Hungaroring si presenta come banco di prova importantissimo soprattutto in casa Ferrari. Il ricordo della brutta domenica di Silverstone è ancora lì, freschissimo, a turbare i sonni di squadra e tifosi, dipingendo una Rossa improvvisamente in affanno, al cospetto di una Mercedes che, almeno per una gara, sembra tornata a volare come negli anni scorsi. Vero, tanti elementi, in primis la conformazione del circuito inglese, che calza a pennello sulla W08 Hybrid, hanno contribuito alla domenica da sogno di Hamilton e compagnia, con l’inglese ad un solo punto da Vettel (176 a 177) e la Mercedes volata a +55 nei Costruttori (330 a 275). Sta di fatto che la Ferrari, che solo una settimana prima se l’era giocata alla grande al Red Bull Ring, è chiamata alla risposta immediata, in modo da andare in vacanza con il minor numero di pensieri (negativi soprattutto) possibile.

Lewis Hamilton, portato in trionfo dopo il successo nell’ultima gara a Silverstone (foto da: topgear.es)

Budapest presenta un dualismo dal punto di vista del pronostico non da poco. Da un lato, visti i precedenti di questo 2017, è un circuito che può sposarsi benissimo con la SF70-H, dominatrice a Monaco e apparsa sempre a suo agio nei settori più tortuosi ed angusti dei circuiti affrontati sinora, grazie alle indubbie doti d’agilità e di trazione. Dall’altro, però, abbiamo un Lewis Hamilton capace di salire sul gradino più alto del podio in Ungheria in ben 5 occasioni, il quale cercherà di sfruttare l’onda del momento per operare il sorpasso giusto prima della sosta. Due parti della barricata, dunque, ben distinte. Una Ferrari che dovrà convincere, possibilmente vincere (non succede da Monaco) e scacciare così i brutti pensieri, confermandosi in lizza per il sogno iridato. Una Mercedes che, dal canto suo, cerca il punto esclamativo sul ritorno del suo dominio sul Mondiale. Wolff, subito dopo la doppietta trionfale di Silverstone, ha messo quasi le mani avanti, parlando di ‘episodio’ e scommettendo su una Rossa di nuovo fortissima in Ungheria, sottolineando come questa gara rappresenti una prova del nove per la W08 Hybrid.

Dopo la delusione di Silverstone, Sebastian Vettel è chiamato al riscatto all’Hungaroring (foto da: sportfair.it)

Fondamentale sarà il sabato, ora più che mai. Lo dice la storia di questo Gran Premio, partire davanti significa aver compiuto già una grossa fetta del lavoro, date le caratteristiche dell’Hungaroring. La Mercedes ha, tranne alcune eccezioni, confermato una supremazia in qualifica che può essere fondamentale. A Budapest sia Vettel che Raikkonen dovranno dare il meglio in Q3, per non complicarsi oltremodo la situazione. Attenzione alla Red Bull. Apparsa in crescita costante nelle ultime settimane, la RB13 ha le qualità per dire la sua nel toboga magiaro, spingendo a considerare sia Ricciardo che Verstappen come outsider da non sottovalutare minimamente, soprattutto se dovessero avere una qualifica e uno start all’altezza della situazione. Solito gruppone per la restante parte della zona punti, con Force India, Haas e Toro Rosso maggiormente indiziate per un buon risultato, con Renault e Williams un pò più defilate, mentre potrebbero sperare in una gara migliore del solito in McLaren e, perchè no, anche in Sauber.

F1 GP UNGHERIA 2017: ORARI TV

Il Gran Premio d’Ungheria 2017 sarà visibile in diretta sia sul satellite (Sky Sport F1 HD) che in chiaro (Rai).

F1 GP UNGHERIA 2017 SKY E RAI (DIRETTA SIMULTANEA)

Venerdì 28 Luglio 2017

Prove Libere 1: 10:00 – 11:30 (Sky Sport F1 HD e Rai Sport)
Prove Libere 2: 14:00 – 15:30 (Sky Sport F1 HD e Rai Sport)

Sabato 29 Luglio 2017

Prove Libere 3: 11:00 – 12:00 (Sky Sport F1 HD e Rai Sport 2)
Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD e Rai 2)

Domenica 30 Luglio 2017

Gara: 14:00 (Sky Sport F1 HD e Rai 1)

F1 GP UNGHERIA 2017: PNEUMATICI E METEO

A Budapest la Pirelli conferma le mescole avute a disposizione dei piloti anche a Silverstone, ovvero sia Supersoft, Soft e Medium. Di seguito le scelte operate dai protagonisti del Mondiale. Rispetto alle gare precedenti, si nota una maggiore uniformità nelle opzioni dei 20 piloti in griglia. Ad emergere è la scelta identica da parte dei piloti Ferrari, Mercedes e di Daniel Ricciardo per la Red Bull, oltre che delle coppie di Toro Rosso e Sauber, con 9 treni di SS, 3 di S e 1 di M. Scelta leggermente più aggressiva per Max Verstappen e per i piloti di Force India, Williams, McLaren e Renault, con 10 SS, 2 S e 1 M. Infine abbiamo i due piloti della Haas, che optano per 8 SS, 4 S e 1 M.

Le scelte dei piloti per quel che riguarda il Gran Premio d’Ungheria del prossimo weekend (foto da: autoracing.com.br)

Nella sua ormai solita anteprima del weekend di gara, Mario Isola ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Il circuito è stato riasfaltato nel 2016 poco prima del Gran Premio e sarà interessante vederne l’evoluzione. Lo scorso anno abbiamo notato che l’asfalto nuovo era più liscio e veloce rispetto al precedente. La scelta dei set di mescole disponibili da parte dei Team ha favorito in particolare le mescole soft e supersoft. In questo Gran Premio la strategia fa la differenza, anche perché è difficile sorpassare; per i Team sarà dunque importante acquisire il maggior numero di dati possibili durante prove libere e qualifiche. Con la nuova generazione di monoposto più veloci questo fattore dovrebbe essere ancora più importante del solito“.

L’anteprima Pirelli del Gran Premio d’Ungheria 2017 (foto da: graining.es)

Come spiegato anche da Isola, l’Hungaroring è una pista caratterizzata da alto carico aerodinamico e da un solo rettilineo vero e proprio, presenta un livello di stress sulle coperture molto elevato, anche se i vari tipi di sollecitazioni (laterali, di trazione e in frenata) sono alquanto bilanciate. L’asfalto presenta un livello di abrasività e di grip medio-alto, con le temperature che, di solito molto alte, tendono a rendere questo appuntamento uno dei più duri della stagione, sia per i piloti che per le monoposto, oltre a risultare determinanti per il degrado delle varie mescole. A livello di freni, inoltre, l’Hungaroring è una pista severa visto che, come per gli pneumatici, la conformazione del tracciato e le temperature danno poco respiro e possibilità di raffreddarli. Concludiamo con il meteo previsto per il weekend. Venerdì si prevede cielo parzialmente coperto, con scarse possibilità di pioggia e temperature comprese tra i 23 ed i 27 C°. Cielo sereno o poco nuvoloso al sabato, con le temperature che, al momento delle qualifiche, dovrebbero sfiorare i 27 C°. Domenica, infine, dovremmo avere nubi sparse e temperature sui 29 C°.

F1 GP UNGHERIA: ALBO D’ORO

All’Hungaroring la Formula 1 ha fatto tappa 31 volte (quest’anno ci sarà la 32.esima). Un appuntamento che, nel corso degli anni, è diventato una costante all’interno del calendario iridato, ricavandosi un posto praticamente come gara ‘storica’. Il miglior interprete delle pieghe magiare è senza alcun dubbio Lewis Hamilton, capace di vincere in ben cinque occasioni (contro le quattro di Schumacher e le tre di Senna), con altrettante pole position (sotto quest’aspetto fa meglio il Kaiser, con sette partenze al palo) e sei podi (sette per il trio Schumacher-Raikkonen-Senna). Nessun giro record per l’anglo-caraibico, a fronte dei quattro a testa per Schumacher e Raikkonen. A livello di scuderie comanda la McLaren, con undici vittorie, otto pole, cinque giri record (nove per Williams e Ferrari) e ventidue podi totali.

Lewis Hamilton, durante il Gran Premio d’Ungheria 2007, prima delle sue cinque vittorie all’Hungaroring (foto da: f1fanatic.co.uk)

(1986) – Hungaroring – Nelson Piquet (BRA, Williams-Honda)

(1987) – ” ” – Nelson Piquet (BRA, Williams-Honda)

(1988) – ” ”  – Ayrton Senna (BRA, McLaren-Honda)

(1989) – ” ” – Nigel Mansell (GBR, Ferrari)

(1990) – ” ” – Thierry Boutsen (BEL, Williams-Renault)

(1991) – ” ” – Ayrton Senna (BRA, McLaren-Honda)

(1992) –  ” ” – Ayrton Senna (BRA, McLaren-Honda)

(1993) – ” ” – Damon Hill (GBR, Williams-Renault)

(1994) – ” ” – Michael Schumacher (GER, Benetton-Ford)

(1995) – ” ” – Damon Hill (GBR, Williams-Renault)

(1996) – ” ” – Jacques Villeneuve (CAN, Williams-Renault)

(1997) – ” ” – Jacques Villeneuve (CAN, Williams-Renault)

(1998) – ” ” – Michael Schumacher (GER, Ferrari)

(1999) – ” ” – Mika Hakkinen (FIN, McLaren-Mercedes)

(2000) – ” ” – Mika Hakkinen (FIN, McLaren-Mercedes)

(2001) – ” ” – Michael Schumacher (GER, Ferrari)

(2002) – ” ” – Rubens Barrichello (BRA, Ferrari)

(2003) – ” ” – Fernando Alonso (SPA, Renault)

(2004) – ” ” – Michael Schumacher (GER, Ferrari)

(2005) – ” ” – Kimi Raikkonen (FIN, McLaren-Mercedes)

(2006) – ” ” – Jenson Button (GBR, Honda)

(2007) – ” ” – Lewis Hamilton (GBR, McLaren-Mercedes)

(2008) – ” ” – Heikki Kovalainen (FIN, McLaren-Mercedes)

(2009) – ” ” – Lewis Hamilton (GBR, McLaren-Mercedes)

(2010) – ” ” – Mark Webber (AUS, Red Bull-Renault)

(2011) – ” ” – Jenson Button (GBR, McLaren-Mercedes)

(2012) – ” ” – Lewis Hamilton (GBR, McLaren-Mercedes)

(2013) – ” ” – Lewis Hamilton (GBR, Mercedes)

(2014) – ” ” – Daniel Ricciardo (AUS, Red Bull-Renault)

(2015) – ” ” – Sebastian Vettel (GER, Ferrari)

(2016) – ” ” – Lewis Hamilton (GBR, Mercedes)

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