Arrivano notizie importanti dalla riunione dello Strategy Group, svoltasi quest’oggi a Parigi. Alla presenza del presidente FIA, Jean Todt, e del CEO della Formula 1, Chase Carey, sono state prese importanti decisioni in vista della prossima stagione. Ma andiamo con ordine.
A spiccare è il no in pratica definitivo all’Halo, bocciato sia per il suo forte carattere antiestetico che per la scarsa protezione offerta rispetto a piccoli oggetti vaganti. In proposito, la FIA è intenzionata a portare avanti lo sviluppo di sistemi alternativi di protezione della testa del pilota, virando su quelli trasparenti (tipo Aeroscreen e Shield). L’idea è di testarne alcuni già durante questa stagione, in modo da pensare ad una introduzione in vista del 2018.
Le polemiche suscitate in queste prime gare da T-wing e pinne posteriori (in particolare quanto accaduto in Bahrain nelle libere con Verstappen che ha danneggiato il fondo della sua RB13 dopo aver colpito il T-wing perso dalla Mercedes di Bottas) hanno spinto la Federazione a deciderne l’abolizione in vista del prossimo anno.
Il regolamento verrà modificato per quanto riguarda l’uso dell’olio nel motore, nel senso che non potrà essere usato come carburante e una sola specifica dello stesso potrà essere usata in ogni weekend per ogni power unit. Inoltre, contrariamente a quanto avviene attualmente, in caso di bandiera rossa la gara ripartirà con uno start da fermo e non in movimento dietro la Safety Car.
Capitolo Pirelli. Il Fornitore unico potrà testare le full wet del 2018 utilizzando monoposto di annate precedenti. Infine, è stato comunicato ai team che, a partire dal GP di Spagna, il regolamento sportivo sarà rivisto in modo da migliorare la visibilità dei numeri di gara delle monoposto e dei nomi dei piloti. Ciò dovrebbe portare a copiare la soluzione della Sauber, unica scuderia ad avere i numeri dei piloti anche sui lati della monoposto.
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