Dopo il caso della telefonata di Toto Wolff a Jos Verstappen, che tanto clamore ha suscitato nei giorni precedenti la gara di Interlagos, Daniel Ricciardo torna sull’argomento delle possibili interferenze di piloti non Mercedes con la lotta iridata riguardante Rosberg e Hamilton, che ad Abu Dhabi vivrà l’ultimo e decisivo atto.
“Capisco che da un certo punto di vista, la questione merita il rispetto dovuto” – esordisce l’italo-australiano – “Ma noi dobbiamo gareggiare. Cosa c’è di diverso rispetto alla gara d’apertura di Melbourne? Anche lì, tutti partono alla pari e si prova a massimizzare la propria posizione. E’ come se noi non li attaccassimo, non cercheremmo di sfruttare un’eventuale occasione. Così facendo, è come se falsassimo il campionato, che invece dovrebbe essere il risultato della somma delle gare di tutti, succeda quel che succeda. Io rispetto la loro corsa al titolo, ma ciò non vuol dire che mi tirerò indietro se avrò un’occasione“.
Continua Ricciardo: “Se sto lottando per la vittoria, andrò fino in fondo. Questo non vuol dire che farò entrate “kamikaze”, ma se sento che si tratta di una manovra che ci può portare un vantaggio, la effettuerò“.
Il pilota Red Bull, quindi, dice la sua sul caso Wolff-Verstappen: “Non è giusto, in particolare per la squadra. E l’ultima cosa che fare, personalmente, è tirarmi indietro e osservare lo svolgersi della gara. Se stiamo battagliando in gara, è bello andare fino in fondo. Se saremo con le Mercedes, evidentemente vuol dire che c’è un pò di pioggia. A parte gli scherzi, se si presenterà l’occasione, e sono sicuro che la manovra non danneggerà nessuno, la effettuerò senz’altro“.
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