Lewis Hamilton rialza la testa alla grande in vista del Gp della Malesia in programma domani mattina a Sepang. Conquista una fantastica pole e si appresta a mettersi alla caccia di Nico Rosberg in classifica mondiale. Il pilota tedesco, infatti, non ha brillato riuscendo ad ottenere, in extremis, la prima fila accanto al rivale scalzando la Red Bull di Max Verstappen dopo aver commesso uno svarione nel suo giro veloce. E adesso domani se ne potranno vedere delle belle tra i due sfidanti per il titolo. Si preannuncia, infatti, uno scontro tra due stati d’animo profondamente diversi, oltre che tra stili e modi diversi di intendere le corse.
Da una parte c’è la voglia di riscatto ma senza ansia da prestazione di Hamilton e dall’altra si contrappone la tenacia di Rosberg che, per resistere al ritorno del tre volte campione del mondo, deve necessariamente andare all’attacco fin dalla partenza. Un Lewis senza ansia da prestazione semplicemente perché, per un pilota che ha già vinto il mondiale, non esiste la stessa pressione psicologica che, invece, avvolge il suo compagno di squadra. Ma Rosberg ha dimostrato di reggere molto bene gli effetti insidiosi di questo stato d’animo, sempre dietro l’angolo ad ogni Gp.
In tutto questo la concorrenza è destinata a recitare un ruolo secondario, a partire dalla Ferrari, ancora una volta costretta a correre in difesa e a subire le prestazioni della Red Bull. Verstappen e Ricciardo sono riusciti ad installarsi davanti a Vettel e Raikkonen, in maniera piuttosto agevole e senza dover faticare più di tanto. Il fortissimo olandese, anzi, per diverso tempo ha tenuto la seconda posizione prima della rimonta in zona Cesarini da parte della Mercedes di Rosberg. Domani proprio le monoposto austriache saranno le reali rivali delle frecce d’argento, le uniche che potranno impensierire almeno in parte le due roccaforti tedesche.
Per la Ferrari, invece, a meno di clamorose evoluzioni, eventuali errori e ritiri di chi sta davanti, ci sarà solo da accontentarsi dell’ennesimo anonimo piazzamento in zona punti che conta ben poco sancendo un finale di stagione piuttosto deprimente per la Rossa. Non resta che puntare al prossimo anno ma il problema è che a Maranello si dice così dal 2009.
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