Siamo al 60° passaggio di una gara fin lì con poche, vere emozioni, partenza e qualche situazione in sede di doppiaggio a parte. Ad un certo punto, le telecamere inquadrano una monoposto pericolosamente appoggiata dal lato dell’abitacolo contro le protezioni all’esterno del Portier, mentre in fondo al Tunnell una McLaren, quella di Button, parcheggiava con la sospensione anteriore sinistra quasi divelta.
La monoposto in questione era la Sauber di Wehrlein e i replay chiariscono la dinamica dell’accaduto. L’inglese, al rientro come sostituto di Alonso, prova un ottimistico attacco al Portier, colpendo però con la sua anteriore sinistra la posteriore destra del tedesco, che salta per aria finendo poi la propria corsa contro le barriere. Un bello spavento, ma fortunatamente Pascal esce con le sue gambe dall’abitacolo. I commissari, nel post gara, puniscono l’inglese con tre posizioni in meno sulla griglia del prossimo gran premio al quale Jenson si potrebbe trovare a partecipare, oltre a 2 punti in meno sulla licenza.
Queste le parole di Wehrlein: “Secondo me Jenson ha fatto un tentativo stupido, in quella curva non si poteva superare, non c’era spazio. Nel ribaltarmi ho toccato le barriere con la testa e quindi dovrò fare un controllo alla schiena nuovamente per vedere che tutto sia in ordine. Ho avuto paura perché ho cominciato a notare del fumo e io non potevo uscire dall’auto, ho temuto che prendesse fuoco qualcosa e io ero intrappolato. Fortunatamente non è accaduto nulla“.
Così invece Button: “Mi sono buttato all’interno perché ho visto che mi aveva lasciato uno spazio e ne ho approfittato. Credevo di poter passare, ma lui proprio non mi ha visto. Non saprei cosa dire, il contatto ovviamente c’è stato, nonostante abbia cercato di frenare quando ho capito che mi avrebbe chiuso. Mi dispiace e spero che Pascal stia bene, questa è la cosa più importante“.
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