Nel post-gara della domenica di Interlagos, non si è parlato solo di tutto quello che è successo in pista. Daniel Ricciardo, infatti, è tornato sui fatti del Gran Premio del Messico, riferendosi, per la precisione, alla scelta della Ferrari di continuare la sua battaglia appellandosi contro la decisione della FIA che, prima del via del weekend paulista, aveva confermato la retrocessione di Sebastian Vettel.
“Tutto andrebbe risolto entro la sera della gara” – dice l’italo-australiano – “Qualunque cosa accada, dovrebbe essere così. In un primo momento, avevo sentito che volevano riaprire il discorso circa il nostro spostamento; poi, probabilmente, è stato per quello che ha fatto Max. Oppure quello che hanno pensato stesse facendo Max per consentirmi di avvicinarmi a Seb. Io al suo posto avrei detto ‘Quello che è fatto è fatto’. Capisco, però, come ci sia in ballo il Campionato Costruttori ed ogni punto è importante. Per quanto riguarda la gara, però, questa è finita l’altra domenica e si dovrebbe guardare avanti“.
“A me non piace essere in questa posizione” – continua Ricciardo – “Non è bello lottare per qualcosa dopo la bandiera scacchi. Non è positivo, alla gente tutto ciò non piace, ma abbiamo avuto le nostre ragioni per farlo. Continuare adesso, però, significa tirarla per le lunghe. Vedremo cosa succederà. E’ difficile giudicare bene gli spostamenti in frenata, soprattutto se non sei del settore. Noi sappiamo di cosa si tratta e avrei lasciato perdere“.
Pronta è arrivata la replica di Vettel: “Certo che supporto la presa di posizione della squadra. Non siamo per niente soddisfatti della decisione adottata e mi sento di diverso avviso al riguardo. Non pensiamo che la penalità sia giustificata e questa è una delle conseguenze“.
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