Il rapporto quasi quarantennale tra Ron Dennis e la McLaren si è concluso come peggio non potrebbe. Nel pomeriggio di oggi, infatti, Dennis si è dimesso da presidente e CEO del McLaren Technology Group, in seguito alla decisione degli altri soci di congedarlo sino alla conclusione del suo contratto, che sarebbe avvenuta a Gennaio. Il nativo di Woking rimane comunque a far parte del consiglio di amministrazione dello stesso gruppo e del McLaren Automotive Ltd, oltre a mantenere il 25% delle quote della società.

Ron Dennis si è dimesso dalla posizione di presidente e CEO del McLaren Technology Group (foto da: autoblog.gr)

E’ un Dennis molto amareggiato quello che commenta tutta questa situazione: “Sono davvero deluso” – dice Dennis – “Il fatto che i rappresentanti di TAG (ovvero Ojjeh) e Mumtalakat (fondo sovrano del Bahrain), quindi gli altri azionisti principali della McLaren, mi abbiano costretto con questa decisione al gardening leave, nonostante gli avvertimenti da parte del resto del team di gestione sulle possibili conseguenze di questa decisione sulle azioni del loro business“.

“Hanno indicato motivi del tutto pretestuosi” – tuona il 69enne – “Il mio stile di gestione non è mai cambiato, lo stesso che ha permesso alla McLaren di diventare un gruppo automobilistico e tecnologico capace di vincere 20 titoli mondiali in Formula 1, cresciuto fino a fatturare 850 milioni di sterline l’anno. Attraverso tutto quello che è successo, mi è chiaro ormai come nè TAG nè Mumtalakat condividono la mia visione della McLaren e il suo vero potenziale di crescita. Ma io sono preoccupato per l’azienda che ho costruito e per i suoi 3500 dipendenti. Continuerò ad usare la mia partecipazione in entrambe le società e il mio posto in entrambi i consigli di amministrazione per proteggere gli interessi e i valori della McLaren“.

“Una volta che scadranno i miei impegni con la McLaren, intendo fondare un nuovo fondo d’investimento tecnologico” – conclude Dennis – “Questo capitalizzerà la mia esperienza e le mie risorse finanziarie, insieme con degli investimenti esterni per perseguire le tante opportunità commerciali che mi sono state poste negli anni, ma che non ho colto essendo già impegnato“.