Lewis Hamilton non dimenticherà facilmente il 2016. Nonostante sia stato il pilota con più vittorie e pole position (rispettivamente 10 e 12), il nativo di Stevenage ha mancato il quarto titolo in carriera, terzo consecutivo, cedendo il trono all’odiato team mate Nico Rosberg. E quando già stava covando una sonora rivincita, ecco che il tedesco si ritira, lasciandolo senza quello che, nelle ultime tre stagioni, è stato il suo grande rivale.
Eppure, Hamilton non considera negativamente la stagione appena conclusa. In un’intervista ad Autosport.com, l’anglo-caraibico ha sottolineato come, a suo parere, quest’anno abbia guidato con più cuore, con più passione rispetto alle stagioni precedenti.
“Ho avuto bisogno di molto più cuore e coraggio, quest’anno, per affrontare le varie sfide che mi si sono parate davanti” – dice Lewis – “Ho dovuto scavare molto più in profondità degli altri anni per trovare la forza di combattere. In particolare quando parti primo, ti ritrovi ottavo e devi lottare per risalire la china“.
“A me non piace guardare al passato” – prosegue Hamilton – “Cerco comunque di coglierne gli aspetti positivi. Da quelli negativi, invece, cerco di coglierne insegnamenti, come accaduto quest’anno. Ho ottenuto più vittorie e pole di tutti, ed è fantastico. E’ stato un anno super per la squadra. Sono cresciuto come pilota, così come si è consolidato il rapporto con i miei ragazzi, ed è un qualcosa che mi rende molto fiducioso in vista del prossimo anno. Al momento, comunque, non sto ancora pensando al 2017, ma lo farò presto. Non vedo l’ora“.
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