Sorpresi, se non tramortiti, dall’inizio fantastico della Ferrari, in casa Mercedes, alla vigilia dell’appuntamento di Sochi tiene banco ancora la questione dei ‘team order’. Come ben ricorderete, in Bahrain per ben due volte il muretto della scuderia di Brackley ha chiesto a Valtteri Bottas di rallentare e di lasciar strada al più veloce Lewis Hamilton, nel tentativo (poi rivelatosi vano) di permettergli di raggiungere il leader Vettel.
Nei giorni scorsi, Toto Wolff aveva ammesso che la competitività della Ferrari aveva causato questo cambio di rotta, impensabile fino allo scorso anno: “Non ci piacciono affatto i team order. Nelle ultime stagioni non lo abbiamo mai fatto, ma adesso ci troviamo di fronte ad una situazione diversa. Dovremo fare un’analisi corretta e vedere in quali condizioni siamo, agendo di conseguenza“.
Nel giovedì russo, però, entrambi i piloti Mercedes si sono schierati contro questa politica. In particolare Lewis Hamilton: “Non li voglio e non li ho mai voluti. Sono sempre stati una cosa molto strana e difficile da giudicare e non li ho mai particolarmente apprezzati“, ha affermato l’inglese, che poi precisa: “Ma è nelle nostre regole e il team vuole vincere le gare. Dobbiamo cercare di lavorare come una squadra, ma solo in circostanze particolari. Non sono certo una grande cosa da sentire. Bisogna valutare il momento e la posizione in cui ci si trova“.
Così, invece, Valtteri Bottas: “Questo è un argomento che in precedenza non abbiamo mai toccato semplicemente perchè non ce n’era bisogno. Questo team non ha mai avuto un primo ed un secondo pilota. Ha sempre cercato di dare la stessa possibilità a entrambi. Nelle ultime tre stagioni, però, il gap dai diretti avversari è sempre stato molto grande. Adesso è diverso e ogni singolo dettaglio può costare dei punti“.
“Nonostante la Ferrari, non credo che il team cambierà idea. Se in gara dovessi avere un qualche problema, tenendo bloccato Lewis, allora lo farò passare” – ha continuato il finlandese – “Stiamo lavorando per la squadra e l’obiettivo è quello di ottenere il massimo di punti a ogni gara. Sono sempre stato uno che gioca per la squadra, ma non stiamo progettando nulla riguardo possibili ordini di scuderia che coinvolgono me e Lewis“.
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