Com’è noto, la FIA ha deciso di forzare la mano in tema di dispositivi per la protezione della testa del pilota in Formula 1, annunciando l’obbligatorietà dell’Halo (alias ‘infradito’) a partire dalla prossima stagione. Una scelta che ha provocato un’immediata levata di scudi pressochè generale, incontrando le critiche di gran parte degli addetti ai lavori e dei fans, senza considerare la circostanza che nove team su dieci, nell’ultima riunione di Ginevra dello Strategy Group, si sono detti contrari. In attesa dei passaggi obbligati presso la F1 Commission ed il Consiglio Mondiale, che potrebbero cambiare ancora una volta le carte in tavola, la FIA ha diramato un comunicato stampa (del quale pubblichiamo gli estratti più importanti) per spiegare i perchè di questa decisione:
“La sicurezza nel motorsport è una preoccupazione fondamentale per la FIA e, mentre sono stati fatti grandi passi in molte aree dello sport motoristico, la protezione delle teste in concorsi monoposto era un’area di preoccupazione da molti anni. Lo sport automobilistico per sua natura comporta rischi, ma è la missione della FIA, come organo direttivo sportivo, a continuare a sforzarsi di ridurre al minimo tale rischio attraverso la costante ricerca di una maggiore sicurezza sulla pista, una sana ricerca e uno sviluppo tecnologico.
Il motorsport nell’ultimo decennio ha fatto registrare molti incidenti gravi, alcuni fatali. Tanto da spingere la FIA a trovare un sistema per attutire l’impatto frontale nell’area della cabina di guida. Già nel 2016 la Commissione F1 ha confermato l’impegno di introdurre una qualche forma di protezione della cabina di guida dalla stagione 2017, assicurando che tutte le parti interessate stanno lavorando insieme per rendere l’Halo l’opzione preferita.
Dalla seconda metà del 2016, a partire da Silverstone, vari dispositivi sono stati testati, ma tutti con scarso successo. In particolare l’Aeroscreen, un parabrezza montato su pilastri gemelli attaccati alla coaming su entrambi i lati della cabina di guida. Il sistema è stato testato in pratica libera al Gran Premio di Russia del 2016, ma mentre ha avuto successo in alcune aree, ulteriori prove hanno sollevato preoccupazioni per l’efficacia del dispositivo.Al contrario, i test dell’Halo hanno continuato a dimostrare un certo successo. I test hanno rivelato che in caso di incidenti auto-auto l’Halo ha potuto sopportare 15 volte il carico statico della massa totale della vettura ed è stata in grado di ridurre significativamente il potenziale delle lesioni. Nei test auto-ambiente è stato stabilito che l’Halo ha potuto impedire il contatto del casco con un muro o una barriera in molti casi, utilizzando una selezione di precedenti incidenti come riferimento. Infine, nel caso di oggetti esterni, Halo può sconfiggere con successo gli oggetti di grandi dimensioni dall’ambiente della cabina di guida e ha anche dimostrato un aumento della protezione netta contro i piccoli detriti.
Non trovandosi soluzioni migliori dal prossimo Mondiale di Formula 1 sarà adottato il sistema Halo per tutti i piloti. Dall’inizio della stagione 2018, il sistema Halo rappresenta la soluzione migliore al problema della protezione frontale della cabina di guida attualmente in esistenza. L’ultimo progetto dell’Halo sarà ulteriormente raffinato prima della sua introduzione nel 2018 in uno sforzo congiunto tra squadre, piloti e FIA.“
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