Il Gran Premio di Spagna di ieri ha riservato alla Red Bull un brusco risveglio. Con Max Verstappen messo subito ko dal contatto con Kimi Raikkonen, tutto il peso della gara è ricaduto sulle spalle di Daniel Ricciardo. L’italo-australiano è riuscito ad arrivare sul gradino più basso del podio, ma ha rimediato un distacco da spavento, ovvero un minuto e quindici, di un soffio non doppiato.

Daniel Ricciardo, sul gradino più basso del podio ieri nel Gran Premio di Spagna (foto da: howldb.com)

Un esito assolutamente contrario alle aspettative, con il team di Milton Keynes che contava di ridurre sensibilmente le distanze da Mercedes e Ferrari con il pacchetto di aggiornamenti portato al Montmelò. Eppure, secondo Chris Horner, questo gap così pesante non rispecchia la realtà delle prestazioni della RB13.

“Se si guarda al fine settimana nel suo complesso, credo proprio che abbiamo risolto alcuni dei nostri problemi e fatto dei progressi con la vettura“- ha riferito il team principal della Red Bull a Motorsport.com – “Penso che Max sia stato sfortunato all’inizio. Ha scelto l’esterno e Bottas ha innescato una reazione a catena colpendo Raikkonen. C’era la chance che Max potesse uscire dalla prima curva in terza posizione, ma in quella curva non si passa in tre. Un peccato perderlo nel primo giro“.

“Per quanto riguarda Daniel, dopo il ritiro di Bottas ha fatto una gara in solitario” – prosegue Horner – “Poi abbiamo deciso di preservare la power unit, ridimensionando la potenza. Il ritmo di Ferrari e Mercedes è importante, quindi abbiamo ancora molto da fare, ma riteniamo di aver fatto dei progressi in questo weekend“.

“Daniel non sembrava felice con della sua monoposto questo fine settimana, soprattutto in paragone con Max. Con ciò però non sto dicendo che Max sarebbe stato 20 secondi davanti” – conclude l’inglese – “Con un distacco di questo tipo, specialmente su una pista come questa, è chiaro che ci siano stati problemi. Stiamo lavorando molto sulla gestione delle gomme, oltre che sul migliorare le prestazioni. A mio modo di vedere, comunque, siamo parsi più competitivi nella seconda parte della gara che nella prima“.