Giornata dalle grande emozioni quella di ieri, soprattutto dopo il Gp di Abu Dhabi per tutto il mondo della Formula 1.
Alonso, pilota spagnolo trentasettenne, ha lasciato la Formula 1 e non sono mancate le lacrime, non da lui però. Dall’esordio il 4 marzo 2001 con la Minardi è stata una carriera in crescendo. I suoi momenti migliori li ha avuti nel 2005 e 2006 con la conquista del titolo mondiale con la Renault, a cui ha aggiunto un titolo nella 24 Ore di Le Mans nel 2018.
Nel giro d’onore ha ricevuto la sorpresa di una parata con due dei suoi rivali negli ultimi dieci anni. Vettel ed Hamilton hanno voluto accompagnarlo fino al traguardo come un congedo verso un campione stimato e rispettato da tutti.
Non ha tradito le emozioni che potevano scaturire da questa serata, come ammesso da lui dopo la gara:
“La parata finale è stata una sorpresa che non mi aspettavo e non ho avuto il tempo di emozionarmi, li ho trovati in una curva e poi ho visto che sono stati uno a sinistra e uno a destra fino al traguardo. Li ringrazio tanto, sono due super campioni ed è stato un gesto molto bello. La cosa positiva è che non c’era nulla di organizzato. Poi che andassi sul traguardo all’arrivo invece era già deciso. Lewis mi ha fatto segno con la mano per dirmi di fare dei donuts e io gli ho detto di stare tranquillo che li avrei fatti. Ad un certo punto ho perso il senso di dove eravamo con le macchine, ma anche se ci fosse stato un danno non è che mi sarebbe dispiaciuto più di tanto”.
Alonso non si è ancora reso conto dell’evento e nemmeno lo farà nella giornata di oggi. Domani potrà pensarci di più e magari si emozionerà. E’ fiero di essere un simbolo per la Spagna, che in Formula 1 non ha mai avuto grandi piloti. Molto sorpreso per questo affetto e non ha fatto che ringraziare il team, tutti i piloti, i giornalisti per il regalo inaspettato.
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