Le gravi difficoltà della piccola compagnia di assicurazioni Gable Holding, rischiano di inguaiare seriamente la Sampdoria, il Bari e altre 20 club di Lega Pro cui sono stati fornite dalla suddetta società, garanzie relative ai debiti accumulati per lo svolgimento del mercato estivo.
I blucerchiati in particolare avevano messo a bilancio 2015 circa 12 milioni di euro come garanzia per gli acquisti messo a segno nello scorsa sessione di trasferimenti ma l’annuncio della Gable di ritirarsi dalla Borsa inglese, dove è passata in poco tempo da 24 a 2 sterline (crollo del 90%) spaventa non poco il presidente Ferrero ma non soltanto: i rapporti con le squadre italiane non si fermano certo qui e come riportato da un’inchieste de L’Espresso, la Gable ha venduto a circa venti club di Lega Pro polizze del valore di 350 mila euro ciascuna per le fideiussioni necessarie all’iscrizione al campionato. La cifra è addirittura di 800 mila euro per ciò che concerne la Serie B con il Bari che ha già subito a luglio un controllo da parte della Guardia di Finanza volto a verificare la veridicità di tali documenti.
Va comunque segnalato che la Gable non è l’unica società operante nel calcio italiano visto che anche la bulgara Nadejda e l’Elite Insurance di Gibilterra sono attive da questo punto di vista con buona pace dei vari organi FIGC che hanno più volte ribadito come si trattasse di operazioni assolutamente regolari. Il crollo della Gable però, pur essendo ampiamente prevedibile, non ha indotto nè Tavecchio nè nessun altro a muoversi per tempo nella speranza di evitare un disastro finanziario di alcuni club importanti che al momento sembra essere molto probabile a meno che non si trovino soluzioni ulteriori. L’intermediazione per chiudere tali operazioni viene spesso operata da piccole società italiane (come la essebi Srl) che consentono dunque di agevolare il tutto facendo in qualche modo da ponte.
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