Il giovanissimo driver russo promette tantissimo ed è atteso ad una conferma delle sue grandi doti prestazionali
DANIIL KVYAT IN SINTESI:
Numero di gara | 26 |
Data di nascita | 26/04/1994 |
Nazionalità | Russa |
Luogo di nascita | Ufa |
Debutto in F1 | Gp d’Australia 2014 |
Presenze | 38 |
Vittorie | 0 |
Pole position | 0 |
Giri più veloci | 0 |
Titoli mondiali | 0 |
DOTI INNATE DA CAMPIONE CHE DOVRÀ CONFERMARE IN QUESTA STAGIONE:
Dalla Russia con passione. Daniil Kvyat, assieme a Max Verstappen e Carlos Saniz, è una delle splendide e fresche realtà emergenti di questa F1 che sta sfornando “bambini prodigio” dal gran potenziale, se non si perderanno. Giovanissimo, non ancora ventunenne, il russo nello stretto giro di due stagioni ha già impressionato molto per velocità pura e aggressività nell’attaccare curve, cordoli e avversari nelle piste del Mondiale. Qualità esaltate dal trascinante entusiasmo che caratterizza tutti i giovani piloti che approdano al Circus iridato.
In lui, insomma, si notano già le tipiche peculiarità dei campioni ma è ancora all’inizio della sua avventura in quanto dovrà superare molte prove tecniche e nervose prima di poter giungere alla definitiva consacrazione. E quest’anno lo attende un campionato in seno alla Red Bull in cui, confrontandosi nuovamente con il forte Daniel Ricciardo (che ha dimostrato di poter battere) metterà alla prova le proprie capacità di guida e di tenuta mentale nella competizione interna con un vero osso duro e sarà chiamato a confermare quanto di buono ha messo in luce nel 2015.
Non sarà facile perché, in queste situazioni, si rischia sempre di apparire come una meteora se, per varie ragioni anche non attinenti prettamente al rendimento del pilota, quest’ultimo non riesce almeno ad eguagliare gli stessi risultati del recente passato. Ma Kvyat sembra avere tutte le carte in regola per farcela. In questo compito potrà essere aiutato da una Red Bull più performante rispetto allo scorso anno spinta da una power unit Renault rivista e aggiornata.
CON KVYAT E RICCIARDO LA RED BULL CERCA DI RIPETERE L’OPERAZIONE VETTEL:
Dopo un’esperienza da terzo pilota con Toro Rosso nel 2013, Daniil ha esordito in F1 l’anno successivo sempre con il team italiano al Gp inaugurale in Australia ottenendo subito dei punti, grazie al nono posto finale. Ma non fu un fuoco di paglia perché il russo si piazzò tra i primi dieci anche in Malesia, Cina (decimo posto), Gran Bretagna e Belgio (nono in entrambe le gare) chiudendo il campionato in 15° posizione con 8 punti.
Nel 2015, quindi, la scuderia madre, ovvero la Red Bull, gli offre la chance di compiere il salto di qualità ingaggiandolo in sostituzione del quattro volte campione del mondo Vettel. Un’eredità non da poco per il giovanotto russo che però non si è fatto impressionare cogliendo risultati addirittura migliori di Ricciardo, che l’anno prima aveva bastonato Vettel, grazie ad uno strepitoso settimo posto conclusivo nella generale.
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