Dopo aver ufficialmente accolto l’ex Parma e Fiorentina Adrian Mutu come muovo direttore generale, la Dinamo Bucarest balza di nuovo agli onori della cronaca, ma stavolta per ciò che concerne il rettangolo verde. E si tratta di qualcosa di clamoroso, una perla autentica della cronaca calcistica e sportiva in generale.
Il club rumeno ha disputato ieri sera una gara di coppa nazionale. Fin qui nulla di strano, se non fosse per il particolare avversario, cioè… la Dinamo Bucarest. Per la precisione, la seconda squadra capitolina, la Dinamo Bucarest II, nei sedicesimi di finale. Una al settimo posto in classifica in Prima Divisione, l’altra (formazione delle riserve) settima in Terza Divisione. Ciò è stato possibile grazie a un sorteggio a dir poco unico nel suo genere, che ha messo di fronte due squadre appartenenti allo stesso club. Il risultato finale? Piuttosto scontato. 2-1 per la prima squadra: dopo l’autogol di Groza al 55′, Tircoveanu ha rimesso in pari il risultato 10 minuti più tardi, poi ci ha pensato Petre al 79′ a regalare la vittoria ai suoi. I “grandi”, si intende. E le polemiche sul possibile pilotaggio del match sono già partite…
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