Ha un approccio alle gare molto più celebrale di Verstappen oltre al talento ma per vincere il confronto diretto con il belga, quest’anno deve dare di più.
CARLOS SAINZ IN SINTESI:
Numero di gara | 55 |
Data di nascita | 01/09/1994 |
Nazionalità | Spagnola |
Luogo di nascita | Madrid |
Debutto in F1 | Gp d’Australia 2015 |
Presenze | 19 |
Vittorie | 0 |
Pole position | 0 |
Giri più veloci | 0 |
Titoli mondiali | 0 |
HA SOFFERTO L’URAGANO VERSTAPPEN MA PUÒ EMERGERE SULLA DISTANZA:
Per la prima parte valgono le stesse considerazioni fatte per Max Verstappen con riferimento ai pericoli ma anche ai frutti di una guerra intestina in seno alla Toro Rosso che, se ben gestita, può essere salutare per i risultati del piccolo team italiano ex Minardi. In merito, invece, alle capacità e alla personalità di Carlos Sainz junior raffrontata a quella del più giovane e vispo compagno di squadra, i discorsi sono diversi in quanto lo spagnolo, figlio del grande campione dei rally, per dna non è fornito della stessa dose di aggressività in dotazione al pilota belga ma ciò non significa che non abbia anch’egli le stesse qualità.
Magari verranno fuori in maniera più graduale e ci sarà bisogno di maggior tempo per la sua maturazione, attraverso quella maggiore spinta razionale rispetto a Max che ha già dimostrato di possedere qualificandola come arma migliore. Il suo, quindi, è un talento più misurato e nonostante nel confronto diretto tra i due nel 2015, finora ha prevalso l’impetuoso Verstappen, Sainz ha già fatto vedere buone cose nella sua prima stagione di F1, anche se non ha avuto modo di esprimersi al massimo per i tanti problemi di affidabilità patiti dalla sua monoposto, a differenza dello stesso compagno di squadra.
Nel nuovo campionato, forte di un anno di esperienza già alle spalle, dovrà cercare di non soccombere nella sfida con Verstappen puntando ad ottenere gli stessi risultati o di minori rilievo, ma di poco. Il suo miglior piazzamento 2015 è stato il settimo posto nel Gp degli Stati Uniti ad Austin ma oltre a ciò, ha raggiunto la zona punti in altre sei occasioni terminando il Mondiale al quindicesimo posto con 18 punti. Bottino di tutto rispetto per un debuttante ma che inevitabilmente si pone in parallelo con quello, straordinario, del pilota belga a parità di macchina. Non a caso in F1 si dice che il primo nemico è il compagno di squadra.
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